Questa mattina c’è stata l’Asta dei Bond che era attesa con particolare ansia dagli economisti perchè permette di delineare lo stato di fiducia nei confronti dell’Italia. Il risultato è stato per certi versi positivo, la richiesta è stata ampia, e per altri negativo, ossia il rendimento è molto più alto di quanto non fosse solo un mese fa.
Infatti lo stato ha si piazzato i 5 miliardi previsti ma ha dovuto garantire un tasso di interesse altissimo, ossia il 6,087% che rappresenta poco meno del doppio rispetto ai rendimenti dell’asta di Ottobre di quest’anno (3,570%).
Un dato che, se analizzato insieme ai valori di borsa e BTP delle ultime 2 ore, ci permette di capire che la direzione che si stà prendendo è quella giusta ma che l’attenzione deve essere comunque massima. Le voci che danno per imminente (forse anche in giornata) la nomina di Monti a capo di un governo tecnico stanno ridando fiducia ai mercati.
Monti è una personalità molto stimata dai vertici internazionali di finanza e politica e indicata da tutti come l’uomo giusto per permettere all’Italia di superare questo momento drammatico e giungere a nuove elezioni fuori dal pericolo default.
Anche perchè l’Italia dopo il maxiemendamento che dovrebbe essere approvato entro il fine settimana, avrà bisogno di altre manovre finanziarie per fronteggiare i maggiori interessi che deve pagare dall’erogazione di titoli di stato su livelli di interesse così alto.
La giornata di oggi conferma che se l’Italia vuole può uscire dalla crisi economica. Servono solo scelte coraggiose e un brusco cambio di rotta su quella che è stata la politica degli ultimi anni. Solo varando misure di crescita e sviluppo si potrà ridare fiducia alle famiglie e alle imprese, riavviando una crescita economica che manca da ormai troppo tempo.