Dopo la terribile giornata di ieri con lo spread che ha raggiunto il terribile livello di 575 punti bisogna fare presto e bene. Il maxiemendamento è stato presentato al senato e, parole del capo dello stato, deve essere approvato in tempi brevissimi. Per favorire questo il ministro Tremonti ha annunciato che sono state tolte tutte le modifiche all’articolo 18, così da raccogliere il consenso più ampio possibile.
Tra le altre voci di rilievo ci sono le pensioni, la mobilità per gli statali in esubero e un aumento sul costo dei carburanti. Tutte misure che ci sono state richieste anche dall’Unione Europea per rafforzare il nostro bilancio e tagliare la spesa pubblica.
I tempi di approvazione dovrebbero essere brevissimi anche se già i primi dissensi cominciano a farsi sentire con minacce di voto contrario sia da parte delle opposizioni ma anche nelle stesse fila della maggioranza. Litigi che appaiono quanto mai fuori luogo visto il momento drammatico che la nostra economia sta attraversando.
Comunque se i vari dissensi dovessero rientrare si parla di approvazione già per il week end. Ma cosa contiene esattamente il maxiemendamento?
Come dicevamo uno degli aspetti più importanti è rappresentato dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni di età (rispetto agli attuali 65) a partire dal 2026 e la mobilità per i dipendenti pubblici in esubero. Quest’ultima voce appare come molto significativa perchè gli uffici pubblici che individueranno dipendenti di cui “si può fare a meno” potranno metterli in mobilità per un periodo massimo di 2 anni con un taglio dello stipendio del 20%.
Da segnalare anche un nuovo aumento delle accise sulla benzina di circa un millesimo a litro a partire dal 2012 che andranno ulteriormente a gravare sul costo del rifornimento alla pompa sostenuto dai cittadini.
Da segnalare anche le dismissioni di immobili pubblici inutilizzati (o sottoutilizzati) i cui introiti andranno a confluire nel Fondo di ammortamento dei titoli di Stato.
I giudizi del mondo economico sono contrastanti. In molti sono scontenti dei contenuti di questo maxiemendamento 2011 in quanto la gravità della situazione avrebbe richiesto misure più forti per dare un segnale deciso ai mercati e, sopratutto, alla speculazione che l’Italia non resterà a guardare mentre viene devastata la propria finanza.
Tuttavia piaccia o no il testo del maxiemendamento è questo e non resta che approvarlo in tempi brevissimi confidando nella ragionevolezza della classe politica che fino a questo momento non è stata all’altezza della situazione.