Nonostante grandi proclami e rotte verso una maggiore consapevolezza dei danni che le pratiche “in nero” generano all’economia italiana, l’evasione fiscale è ben lungi dall’essere un comportamento rigettato da una buona parte degli italiani che, anzi, si dimostrano molto attratti dall’aggiramento delle normative fiscali.
Stando a quanto sostiene una recente ricerca della fondazione FareFuturo, infatti, il 55% di coloro che percepiscono un reddito superiore a 100 mila euro hanno dichiarato che l’evasione fiscale è un comportamento comunque giustificabile a causa dell’elevata pressione fiscale percepita in Italia.
Un atteggiamento che ricalca una discussa (e discutibile) affermazione del presidente del Consiglio, che qualche tempo fa affermò proprio che l’evasione fiscale era “giustificabile” se la pressione del fisco superava il 50% del proprio ricavato.
La percentuale di coloro che ammettono comportamenti di evasione a causa della forte pressione fiscale scende comunque man mano che calano i redditi, con i più “poveri” che invece si dimostrano particolarmente contrari a qualsiasi forma di raggiro nei confronti del fisco, per raggiungere invece picchi ancor più preoccupanti nell’ipotesi in cui ci si allontani (verso l’alto) dalla ricordata soglia dei 100 mila euro.
Per quanto invece concerne gli orientamenti politici, a gradire (o per lo meno, ammettere) l’evasione fiscale sarebbero soprattutto gli elettori del centro destra, che ritengono giustificabile tale prassi nel 59% dei casi. Una proporzione che scende al 49% nell’ipotesi in cui a pronunciarsi siano elettori del centro sinistra.