Chi si ricorda dei mutui 100%? Pubblicizzati, fino a non troppo tempo fa, come una delle possibilità preferenziali per passare dallo stato di affittuario a quello – ben più comodo – di proprietario immobiliare, contraddistinti dall’ambita possibilità di ottenere fino all’intero importo commerciale dell’immobile, sono lentamente caduti in disgrazia. Una brutta notizia specialmente per le giovani coppie, ossia quelle che si ritrovano a dover affrontare il difficile compito di acquistare la prima casa senza aver la possibilità di vendere un altro immobile. proprio questa categoria, infatti, era quella che era solita richiedere i mutui 100% così da avere la liquidità necessaria ad affrontare anche tutte le spese collegate all’acquisto di un immobile (tasse, notaio, agenzia, ristrutturazione, ecc.).
Ora però uno studio di mutuionline conferma quanto andiamo ripetendo da tempo e cioè che ottenere questa tipologia di finanziamento è sempre più difficile.
I mutui 100%, prodotto bancario di inizio millennio, promettevano infatti il mantenimento di un loan to value elevatissimo, in grado di consentire alla clientela finanziaria di acquistare la prima casa, dietro solo pagamento degli oneri accessori e delle spese notarili, con i mezzi propri.
La loro importanza sul mercato bancario è così gradualmente accresciuta negli anni, fino ad arrivare a conquistare (insieme agli altri mutui con loan to value superiore all’80%), una quota pari al 12% del mercato italiano dei mutui, nel periodo ante crisi.
Successivamente all’esercizio 2007, l’ultimo prima delle turbolenze finanziarie, i mutui 100% sono entrati – per così dire – in disgrazia. Le sofferenze sui mutui, le debolezze patrimoniali e di liquidità, e altre determinanti concomitanti, hanno infatti spinto gli istituti di credito a restringere le maglie dei finanziamenti. A farne le spese sono stati soprattutto i mutui 100%, che da qualche banca sono letteralmente (e formalmente) spariti dai fogli informativi.
E così, dal 12% del 2007, oggi giorno la quota di mutui con loan to value superiore all’80% è precipitata al 4%, in una strada di declino che non dovrebbe affatto esser terminata qui. L’attuale situazione finanziaria, infatti, non permette alle banche di reperire capitali da investire erogando mutui. Di conseguenza i mutui 100% (che sono ovviamente un prodotto a rischio per gli istituti di credito) saranno sempre meno offerti nei prossimi anni fino a sparire del tutto dal mercato.