Ancora cattive notizie dal fronte dei consumi, almeno stando agli ultimi dati pubblicati dall’Istat relativi alle vendite al dettaglio di Giugno e Luglio 2011 che testimoniano una flessione negativa. I consumi continuano a scendere rispetto al non buonissimo 2010 e spiegano il perchè di tanta amarezza da parte di commercianti e industriali.
Nonostante questo i dati dell’Istat permettono di tracciare un quadro chiaro delle preferenze degli italiani che fanno emergere un quadro singolare e a tratti inspiegabile.
Consumi Giugno – Luglio 2011
Come abbiamo detto i dati sono molto chiari: a Giugno 2011 i consumi calano dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e a Luglio del 2,4%, dato tutt’altro che rassicurante. Questo dato, infatti, è il peggiore da gennaio 2010 e conferma che la strada da percorrere per riuscire a rimettere in moto l’economia del nostro paese è ancora molto lunga e impervia.
Tuttavia alcuni dati portano a fare delle considerazioni importanti. Se da un lato diminuiscono i consumi di prodotti di prima necessità come quelli del settore alimentare, dall’altro non sembrano risentire della crisi (o comunque in misura minore) beni più che superflui come telefonini di ultima generazione, prodotti hi-tech e prodotti cosmetici.
Insomma si è pronti a fare sacrifici perfino sul mangiare piuttosto che rinunciare all’acquisto di prodotti alla moda o che permettano, come nel caso dei cosmetici, di apparrire più belli e in forma. Ma al di la di questo aspetto quello che emerge da questo rapporto dell’Istat è un quadro di un’Italia in grossa difficoltà che continua a perdere terreno sul fronte dei consumi nonostante il forte incoraggiamento della comunità internazionale a spingere anche su questo fronte.
Molto probabilmente una buona e serie riforma del lavoro che permetta alle aziende di mantenere la flessibilità e ai lavoratori maggiore tutela e diritti potrebbe ridare fiato ad un paese in grave difficoltà come il nostro ma con un potenziale ancora tutto da sfruttare.