Il mercato delle valute internazionali, detto Forex (Foreign Exchange Market), è per liquidità e turnover giornaliero il più grande del mondo e vede un’elevata e variegata partecipazione, formata da soggetti che vanno dalle banche commerciali più importanti del mondo, ai manager di hedge funds fino ad arrivare al singolo investitore. I cambi valutari infatti interessano sia i colossi mondiali della finanza che il singolo individuo che si appresta ad soggiornare in un Paese estero e necessita della relativa valuta.
Ci sono svariati fattori che agiscono sulla domanda di una valuta e il tasso di cambio di un Paese che, se monitorati ed interpretati correttamente possono offrire interessanti possibilità di trading grazie ai CFD (contratti per differenza).
Tra gli indicatori chiave troviamo la situazione economica generale, livello del PIL, bilancia commerciale, livelli di debito pubblico e tasso di disoccupazione. Anche la politica gioca un ruolo strategico, come per esempio quando media ed investitori rispondono negativamente ad un cambio di governo.
L’evento più interessante dal punto di vista del forex verificatosi negli ultimi giorni è la decisione della Banca del Giappone (Boj) di vendere, per la prima volta in sei anni, 100 miliardi di yen, pari a 1,21 miliardi di dollari, al fine di indebolire la valuta nipponica nei confronti del dollaro americano. Tale manovra ha avuto un effetto positivo immediato sulla Borsa di Tokyo che il giorno stesso ha chiuso al rialzo nonché su altre valute quali euro, dollaro australiano e sterlina, benchè non direttamente interessante quanto il dollaro americano.
I mercati finanziari stavano aspettando da settimane un intervento delle autorità giapponesi per frenare l’inarrestabile ascesa dello yen. Le società esportatrici nipponiche in particolare stavano risentendo di questa situazione e infatti subito dopo la vendita di yen i titoli legati alle esportazioni hanno cominciato a salire. La valuta nipponica era arrivata, prima dell’intervento, fino a quota 82,87 per dollaro registrando il nuovo record degli ultimi 15 anni; secondo molti investitori l’obiettivo del governo giapponese è quello di portare lo yen a quota 85.
Questo è un tipico esempio di come una decisione politica possa influenzare il tasso di cambio di una valuta rispetto ad un altra. Grazie ai CFD è possibile sfruttare tali fluttuazioni aprendo una posizione nel forex, che in questo specifico caso potrebbe essere relativa alla coppia valutaria USD/JYN (dollaro americano/yen). Il presupposto è semplice, si “compra” quando si pensa che la prima delle due valute nominata in qualsiasi coppia valutaria si apprezzerà rispetto alla seconda, e si “vende” quando invece è più probabile che si deprezzi.
Un buon punto di partenza per iniziare a fare trading con CFD è IG Markets, prima società in Italia del settore che offre svariato materiale didattico differenziato per tutti i livelli e corsi online e dal vivo per offrire supporto a tutti i nuovi trader.
Il nostro servizio di trading comporta un elevato livello di rischio e può determinare perdite che eccedono il vostro investimento iniziale; accertatevi di aver pienamente compreso i rischi a cui potreste incorrere.