Il conto per lavoratori (“In Dipendente”) della Banca di Credito Cooperativo di Roma, è un rapporto bancario che l’istituto di credito riserva alla propria clientela, titolare di un contratto di lavoro, che accrediti sul conto il proprio stipendio.
Il conto è disponibile in tre versioni, con costi e servizi annessi crescenti: lo Smart con canone di 6 euro trimestrali (24 euro annui), l’Easy con canone di 8,50 euro trimestrali (34 euro annui) e il Free con canone di 12 euro trimestrali (48 euro annui). L’onerosità complessiva del rapporto è poi influenzata dall’applicazione delle imposte di bollo, pari a 34,20 euro annui.
Le tre versioni del conto corrente sopra ricordato non prevedono operazioni gratuite illimitate, ma solamente una franchigia rispettivamente pari a 25, 35 o 45 transazioni. Di conseguenza, mal si adatta a chi ha intenzione di usufruire spesso dello sportello tradizionale della banca, essendo l’operazione successiva al massimale stabilito soggetta all’applicazione di una commissione tra 1 e 1,50 euro.
Inoltre, con la sola eccezione della versione Free, anche il più basilare dei servizi di pagamento (la carta bancomat, pago bancomat e Maestro) è pagamento: 15 euro annui è il proprio costo per la versione Bcc Cash, mentre la carta Bcc Cash Plus costa 26 euro annui.
Insomma, il conto corrente ha un costo limitato – specie nella versione Smart – ma ci lascia comunque insoddisfatti sul fronte dei servizi collegati. A nostro parere, sul panorama bancario italiano c’è sicuramente di meglio, e anche all’interno della stessa gamma di prodotti della Banca di Credito Cooperativo di Roma.