La Nationwide Building Society ha pubblicato recentemente un approfondimento periodico sull’andamento della fiducia dei cittadini inglesi sull’economia della propria area. La crisi economica, infatti, aveva profondamente minato la fiducia dei consumatori nel corso degli ultimi 2 anni danneggiando in maniera significativa l’economia che aveva dovuto fare i conti con un calo violento dei consumi della classe media.
Stando a quanto rilevato dall’istituto, durante il mese di febbraio l’indice che misura la fiducia dei consumatori locali sarebbe cresciuto oltre le aspettative, con un balzo in avanti mai riscontrato negli ultimi due anni, e segnalando come, probabilmente, gli auspici sull’abbandono definitivo della fase recessiva siano oramai in procinto di divenire realtà.
Nel mese di febbraio, infatti, l’indice è incrementato di sei punti giungendo a quota 80: un dato che ha fatto felici i principali operatori della zona, che ben ricordano come tale indicatore sia uno dei segnali più importanti per sostenere un pronto recupero dell’economia inglese.
Proprio sul fronte economico, intanto, continuano ad essere pubblicate nuovi consuntivi e nuove stime previsionali sulla crescita della produzione interna lorda: nell’ultimo trimestre del 2009 il Pil è cresciuto di 0,3 punti percentuali, con una progressione che ha superato le attese della maggioranza degli analisti e, soprattutto, ponendo fine a sei trimestri consecutivi di contrazione economica.
La ripresa economica dovrà tuttavia fare i conti con la principale influenza negativa rappresentata dal mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che fatica a scendere, e che potrebbe indurre verso una nuova limitazione dei consumi.
Consumi che nel modello dell’economia basata sul capitalismo come quella su cui si basano le fondamenta della maggior parte dei paesi occidentali (e non solo) rappresentano un aspetto imprescindibile per ridare slancio e stabilità all’intera economia.