Toyota Motor, uno dei più importanti produttori di auto del mondo, ha annunciato che le proprie vendite negli Stati Uniti sarebbero diminuite meno di quanto previsto dagli analisti. Come conseguenza della comunicazione agli stakeholders di cui sopra, nelle ore successive le azioni di Toyota hanno perso oltre 3 punti percentuali alla Borsa di Tokyo. Il colosso nipponico sembra soffrire in maniera particolarmente forte la crisi economica e, in particolare, gli attuali problemi riscontrati su alcuni modelli in commercio.
Tornando ai dati commerciali, Toyota sostiene che le vendite dei propri prodotti sarebbero diminuite dell’8,7% rispetto all’anno precedente, contro un incremento delle vendite pari al 29% per Nissan, del 13% per Honda e dell’11% per Hyundai.
Complessivamente, l’industria delle auto negli Stati Uniti ha visto le vendite crescere del 13% a febbraio, guidate dalla buona performance di Ford Motor (+ 43% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e di General Motors (+ 12%). Più lieve la crescita di Chrysler (+1%).
Nell’area ora considerata, la quota di mercato della compagnia giapponese è scesa al 12,8% rispetto al 15,9% di febbraio 2009: un decremento che non preoccupa la società asiatica, che dovrà tuttavia prendere qualche significativa decisione per il futuro. Proprio a tal motivo, Toyota ha preannunciato il lancio di una campagna di incentivi “senza precedenti”…
D’altronde è risaputo che la casa tedesca della Volkswagen starebbe cercando di scavalcare la casa nipponica dal trono di primo produttore mondiale. Nei prossimi mesi, quindi, si assisterà ad una vera e propria battaglia che vedrà impegnati i 2 colossi della produzione di auto con l’obiettivo di raccogliere quote di mercato in un momento davvero difficile per l’intera industria automobilistica.
Escludendo i paesi emergenti, infatti, i dati sul numero di autovetture vendute non è certo incoraggiante segno che la crisi non è ancora del tutto alle spalle.