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Contratto commutativo: definizione e vantaggi

Nel contratto commutativo le prestazioni delle parti coinvolte sono predeterminate ed equivalenti. La caratteristica di questa tipologia di contratto, infatti, è che le obbligazioni sono subito riconoscibili e misurabili al momento stesso della stipula.

Ciò che accade è l’esatto opposto di quello che avviene col contratto aleatorio, conoscere le differenze da quest’ultimo è importante per comprendere a pieno tutte le implicazioni legali.

Quali sono le caratteristiche di un contratto commutativo?

Nel contratto commutativo le parti sono subito a conoscenza dell’entità delle loro obbligazioni, e questo riduce il rischio (alea) insito nello stesso.

Ci sono però delle caratteristiche che rendono il contratto commutativo facilmente riconoscibile:

  • Equilibrio tra le prestazioni. Le obbligazioni delle parti sono definite all’inizio e, almeno in teoria, hanno valore equivalente.
  • Obblighi contrattuali chiari e definiti. Sono stabiliti al momento della stipula e non dipendono da eventi futuri e incerti.
  • Opposizione al contratto aleatorio.

Normativa dei contratti commutativi

Non esiste alcuna norma che fa riferimento chiaro ai contratti commutativi, la loro esistenza è stata dedotta come contrario dai loro omologhi aleatori. Resta, quindi, applicata la disciplina che regola i contratti a prestazioni corrispettive (Art.1460 del Codice Civile).

Contratti commutativi e aleatori, le differenze

Nel contratto aleatorio, le prestazioni delle due parti coinvolte non sono determinate in modo certo e preciso. Il risultato e le stesse prestazioni dipendono da un evento futuro imprevedibile e incerto come, ad esempio, un evento meteorologico o di mercato.

L’esempio più tipico di un contratto aleatorio è l’assicurazione sulla vita, poiché il pagamento dell’indennizzo è strettamente legato alla morte dell’assicurato, evento imprevedibile.

L’articolo 2479 del Codice Civile regola il contratto aleatorio definendolo: “contratto in cui il compimento dell’obbligazione di una o di entrambe le parti dipende da un evento futuro incerto, in modo che il rapporto giuridico costituito dal contratto non è sicuro, ma soggetto ad alea”.

Il vantaggio di questo contratto è che le parti coinvolte condividono il rischio legato all’evento futuro e incerto, ma ciò comporta altri rischi perché il risultato e le prestazioni sono fortemente influenzate dall’imprevedibilità e dall’impossibilità di controllarle.

Tipi di contratti commutativi

Esistono diverse tipologie di contratti commutativi, ecco i più utilizzati:

  • Contratto di compravendita: uno scambio di beni o servizi contro un corrispettivo monetario.
  • Contratto di locazione: una parte concede il godimento di un bene a un’altra in cambio di un canone periodico.
  • Contratto di appalto: una parte si impegna a eseguire un’opera o un servizio verso un corrispettivo.
  • Contratto di assicurazione: una parte (assicuratore) si obbliga a risarcire un danno o a corrispondere una somma al verificarsi di un evento, dietro pagamento di un premio.
  • Contratto di somministrazione: una parte si impegna a fornire beni o servizi in modo continuativo o periodico, in cambio di un corrispettivo.
  • Contratto di trasporto: una parte si obbliga a trasferire persone o cose da un luogo a un altro in cambio di un compenso.
  • Contratto di mutuo: una parte consegna una somma di denaro o altri beni fungibili, che l’altra si impegna a restituire con eventuali interessi.

Le parti coinvolte nei contratti commutativi sono il creditore e il debitore: il primo è colui che ha il diritto di ricevere la prestazione; il secondo è il soggetto che da vita alla prestazione, prendendosi l’obbligo verso il creditore.

Vantaggi e rischi del contratto commutativo

Senza dubbio, il vantaggio principale del contratto commutativo è che le prestazioni sono certe, stabili e corrispettive, disponibili nell’immediato.

Al momento della stipula del documento, le parti coinvolte sanno l’ammontare precisamente l’ammontare e la natura delle prestazioni, rendendo il tutto facilmente prevedibile e con un minor rischio di inadempienza.

I rischi sono legati alla mancanza di flessibilità e adattabilità a tutte le variazioni possibili all’interno del contesto perché non è possibile modificare importo e natura delle prestazioni in base all’andamento degli eventi futuri. Infine, non esiste condivisione del rischio, ma solo la distruzione corrispettiva di tutte le prestazioni note.

Cosa vuol dire? Che, se una delle parti subisce un danno a causa di un evento esterno non previsto al momento della sottoscrizione del contratto, il rischio non è condiviso.

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