Un sondaggio indica che la ripresa economica della Cina dalla pandemia da coronavirus è aumentata ad agosto, con il settore dei servizi che è cresciuto al suo ritmo più veloce in oltre due anni.
Dati alla mano, la seconda economia mondiale ha oscurato gli Stati Uniti e gran parte dell’Europa con una rapida ripresa dopo che le restrizioni per il Covid-19 sono state allentate. Ad agosto l’attività ha continuato a riprendersi, con l’indicatore del settore dei servizi che ha raggiunto il suo livello più elevato dall’inizio del 2018, mentre l’espansione dell’attività manifatturiera è leggermente rallentata.
L’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) per i servizi è salito dal 54,2 di luglio al 55,2 di agosto. Di contro, le condizioni sono migliorate rispetto al mese precedente. La crescita del settore manifatturiero è leggermente rallentata, con l’indice PMI che è sceso di 0,1 rispetto al mese precedente. Per i piccoli produttori l’indice PMI ha continuato a diminuire, scendendo a 47,7.
Dopo il crollo nel primo trimestre del 2020, la ripresa della Cina è stata possibile grazie al sostegno degli investimenti governativi, mentre la riapertura ad alcuni partner commerciali ha contribuito a sostenere le esportazioni, parte importante dell’economia cinese.
Il settore dei servizi, che è stato duramente colpito dal virus, ha ripreso a funzionare quando il governo ha allentato le sue misure restrittive, con la possibilità di riaprire attività come i cinema. Una serie di indicatori suggeriscono che l’economia cinese si sia rafforzata in agosto, con il mercato azionario, la fiducia delle imprese e le vendite di case in miglioramento.
Liu Xuezhi, economista presso la Bank of Communications di Shanghai, ha dichiarato: “Sia il PMI manifatturiero che quello dei servizi dovrebbero stabilizzarsi all’interno del territorio, con la possibilità di una leggera accelerazione. È improbabile che i responsabili politici applichino grandi stimoli durante il resto dell’anno. Dovrebbero invece concentrarsi sull’attuazione delle politiche esistenti”.
Le imprese soffrono ancora di una mancanza di domanda. Questo perché la ripresa della domanda è più lenta di quella della produzione, che sta iniziando a trascinare la ripresa economica. Più della metà delle aziende elenca ancora la mancanza di domanda di mercato come la principale difficoltà, un fattore che le rende riluttanti a investire in una produzione aggiuntiva.
Chang Shu, capo economista di Bloomberg Economics, ha dichiarato: “Guardando al futuro, ci aspettiamo che la ripresa continui a fare progressi, spinta da aumenti incrementali della domanda interna e da un’ulteriore apertura delle economie d’oltremare. Detto questo, tornare presto ai tassi di crescita pre-pandemia sarà un compito arduo”.