Il Pil (prodotto interno lordo) degli Stati Uniti sarebbe in crescita per l’anno 2010 che dovrebbe far segnare un valore tra i più 2,8 e il 3,5% . Questo è quanto emerge dalle previsioni della FED che quindi prevede un miglioramente delle precedenti stime. Si tratta di una notizia estremamente positiva che va oltre le più rosee aspettative degli analisti e potrebbe dare il giusto impulso per far tornare a crescere i mercati finanziari. Sembra, quindi, che ci si stia lasciando definitivamente alle spalle la crisi del 2008 che tanti danni ha portato oltreoceano e non solo.
Tuttavia il problema resta la disoccupazione: si prevede che in America nel corso del 2010 saranno senza lavoro quasi il 10 % della popolazione. Un dato allarmante visto anche che il trand sembra non volersi invertire.
Le aziende, infatti, non vogliono sentir parlare di tornare ad assumere e senza nuovi posti di lavoro pensare di mettersi alle spalle definitivamente la crisi economica è cosa improbabile almeno per quanto riguarda il breve periodo.
Per questo negli USA, come in Europa, servirebbero misure più decise proprio per aiutare i settori strategici per le economie nazionali con il fine di aumentare i posti di lavoro. E, in assoluto, occorre puntare sui giovani, sulla formazione professionale per creare una generazione di lavoratori validi e preparati che si possano far trovare pronti nel momento in cui l’economia tornerà a correre.
Questo è un aspetto che dovrebbero tenere in altissima considerazione anche i governi dei paesi europei dove la situzione non è poi tanto migliore rispetto a quella americana. A preoccupare di più è la disoccupazione giovanile che colpisce anche il nostro paese con picchi ormai superiori al 20%.
Un dato che si fa sensibilmente più drammatico nelle regioni del nord e che, nel lungo periodo, potrebbe stravolgere del tutto la nostra economia. Senza un lavoro stabile i giovani non faranno il passo di lasciare la propria famiglia con danni incalcolabili al mercato immobiliare e a tutto l’indotto.