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Germania, previsioni parlano di rallentamento economico: timori nell’Eurozona

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Con il ridimensionamento delle previsioni di crescita economica per la seconda volta in tre mesi, la Germania sta alimentando notevoli preoccupazioni per lo stato generale della salute economica della zona euro. Le previsioni della nazione cardine dell’UE parlano di una crescita di appena 0,5 punti percentuali nel 2019, la metà di quanto era stato previsto a gennaio.

Il recente rilancio della produzione industriale tedesca, dopo aver chiuso il 2018 in recessione, aveva sollevato l’umore generale e le speranze che il settore manifatturiero del paese potesse voltare pagina. Peter Altmaier, ministro dell’Economia, ha minato l’ottimismo rilasciando la sua nuova previsione per l’economia tedesca. Non solo le prospettive sono state dimezzate da gennaio, ma l’1,8% previsto verso la fine dello scorso anno resta un lontano miraggio.

Un lampante esempio sono le ultime cifre emerse sulla Volkswagen, la più grande casa automobilistica del mondo. Da inizio anno fino a fine marzo, le vendite dell’azienda sono diminuite del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Porsche, il suo marchio di lusso, è stato il più colpito, con un calo delle vendite del 12,3%.

I dati rilasciati dall’European Automobile Manufacturers Association hanno mostrato che nel marzo 2019 le vendite di auto sono scese da 3,9 a 1,7 milioni di unità. Nel primo trimestre, le vendite di auto americane di General Motors e Fiat Chrysler hanno visto un calo di 7 punti percentuali. Certamente, la più grande economia europea non è solo una fabbrica di automobili, ma l’industria è estremamente importante ed esporta 70-80pc della sua produzione.

Alcune società di consulenza economica hanno messo in evidenza una cosa importante rilevata dalle indagini: le aziende tedesche mantengono livelli di inventario più alti che mai dalla crisi del debito sovrano dell’Eurozona, una misura che implica che ci vorrà molto tempo prima che la crescita torni ai livelli visti nei primi sei mesi del 2018.

Il rallentamento economico in Cina è una parte del declino delle esportazioni tedesche, insieme al nuovo regime di test delle emissioni dei veicoli, anche se i dati pubblicati ad inizio settimana hanno mostrato che la crescita della seconda economia mondiale è migliorata più del previsto, attestandosi a 6.4pc.

Anche se il rallentamento della crescita cinese non è così grande come previsto, permangono molti rischi per i produttori europei e in particolare per la Germania. La Commissione europea ha emanato una lista di prodotti statunitensi, dall’ammontare di 20 miliardi di dollari, che potrebbero essere oggetto di dazi, per rispondere all’elenco emanato da Washington a causa di una controversia sui sussidi degli aeromobili.

Si prevede che Europa e Stati Uniti organizzino delle trattative per scongiurare una guerra commerciale tra i due blocchi, in cui le auto tedesche sono in prima linea. Di recente, il presidente statunitense Donald Trump ha affermato di non voler vedere più circolare veicoli Mercedes-Benz sulla Fifth Avenue di New York.

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