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Legge di Bilancio: rottamazione bis delle cartelle esattoriali?

Le vacanze estive sono passate e la politica torna ad occuparsi della consueta agenda d’autunno che naturalmente include la prossima Legge di Bilancio. Stando a prime indiscrezioni di stampa, sembra che il governo, con la manovra in dirittura di definizione, abbia intenzione di portare in campo una rottamazione bis delle cartelle esattoriali.

Sulla base di quanto scrive Il Sole 24 Ore, l’esecutivo starebbe valutando la possibilità di rinnovare la rottamazione delle cartelle esattoriali dando così una seconda chance a quei circa 400mila contribuenti che sono rimasti esclusi dalla prima edizione della misura.

Una decisione di questo tipo produrrebbe vantaggi per ambo le parti: i contribuenti interessati avranno modo di regolarizzare la propria posizione fiscale senza andare incontro a interessi e oneri vari spropositati, mentre il governo, dal canto suo, farebbe incetta di risorse preziose che si stimano essere comprese tra i 4 e i 5 miliardi di euro (con previsioni che parlano comunque di un picco di 6 miliardi). La riapertura della rottamazione delle cartelle esattoriali, in sostanza, produrrebbe un mare di benefici, ma nonostante questo non è ancora data per certa.

Oltre a questo possibile provvedimento, la Legge di Bilancio potrebbe introdurre anche la fattura elettronica tra privati. L’idea è di estendere l’obbligatorietà della fatturazione elettronica, ora in vigore per i soli fornitori della Pubblica Amministrazione, anche ai rapporti commerciali fra soggetti privati. Una misura di questo tipo permetterebbe al fisco di guadagnare circa 2 miliardi di euro l’anno, anche se sembra che a regime il tesoretto finirà con l’essere ancora più alto.

Insomma, tra una misura e l’altra, la prossima Legge di Bilancio 2018 dovrebbe valere attorno ai 20 miliardi di euro: queste risorse saranno necessarie prima di tutto per coprire il preannunciato taglio del cuneo fiscale, ma poi anche per dare una spinta agli investimenti, per rimpolpare il fondo per il contrasto alla povertà e per assicurare fondi ai mini-correttivi sulle pensioni e alle spese non procrastinabili.

La road map vera e propria partirà comunque mercoledì 27 settembre, data entro la quale il governo dovrà varare la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che, come noto, fa da trampolino di lancio alla presentazione della manovra finanziaria (che va appunto presentata entro il 20 ottobre). Il testo definitivo verrà approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre.

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