- Legittima difesa, cosa prevede il ddl all’esame del Parlamento
- Legittima difesa: cosa prevede la legge di iniziativa popolare?
La legittima difesa rappresenta un tema davvero molto caro agli italiani, soprattutto a margine di vicende che hanno portato agli onori della cronaca casi di persone che, per difendersi dall’azione criminosa di un ladro, si son viste costrette a ricorrere all’uso di un’arma.
Difendersi dai ladri con un’arma, nel nostro Paese può dar luogo a molti problemi: sono numerosi gli esempi di persone che hanno subito processi e arresti o che sono stati costretti persino al risarcimento danni nei confronti del malintenzionato che si era intrufolato in casa propria.
Per sanare questa discrepanza il Parlamento sta lavorando ad una serie di modifiche, mentre in parallelo v’è una iniziativa di legge popolare che sta tentando di prendere forma e di raccogliere il consenso da parte degli italiani (per poi essere presentata all’esame delle Camere). Sono perciò due i percorsi che si stanno seguendo: da una parte c’è un ddl sulla legittima difesa che si sta facendo strada in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, e dall’altra c’è una raccolta firme proposta dall’Italia dei Valori che ha in realtà degli obiettivi leggermente diversi rispetto al testo di legge in discussione in Parlamento.
Legittima difesa, cosa prevede il ddl all’esame del Parlamento
Il ddl sulla legittima difesa proposto dalla Lega Nord mira a modificare l’articolo 52 del Codice Penale, eliminando la pena prevista per chi uccide un malintenzionato in casa. Il testo è ora diretto alla Commissione Giustizia su volere di Area Popolare che ha preferito rivederlo dopo che il Partito Democratico lo aveva un po’ troppo alleggerito. Nel ddl originario è infatti prevista la non punibilità di colui che uccide un ladro in casa, mentre l’emendamento del PD ha di fatto limitato questa circostanza solo dinanzi ai casi di “grave turbamento”.
Inoltre il rinvio in Commissione è stato voluto anche per un altro motivo: per far sì che la legittima difesa possa scattare automaticamente quando in casa sono presenti dei bambini. A questo proposito Area Popolare ritiene che “l’obiettivo sarà restringere al massimo gli interventi che rimangono a discrezione della magistratura, tramite l’individuazione di alcuni elementi oggettivi dinanzi ai quali il magistrato non potrà agire discrezionalmente”.
Poco soddisfatta del rinvio del ddl è la Lega Nord che ha inscenato una polemica all’interno dell’aula a suon di cartelli, slogan e urla. Il Gruppo Misto ha invitato alla cautela e a “non banalizzare un tema assai importante come questo”, ma la realtà dei fatti è che, comunque e al di là di tutto, il ddl sulla legittima difesa si ritrova a dover attendere ancora un altro po’ prima di poter passare alla votazione delle Camere.
Intervistato da Sky Tg24, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha fatto sapere che “la proposta della Lega è molto semplice, riconosce che la legittima difesa è sempre legittima difesa. Non esiste il reato di eccesso di legittima difesa, non può essere il cittadino perbene, il poliziotto perbene o il commerciante perbene, se aggredito, a valutare alle tre di notte, con un incappucciato in casa, se la pistola è carica, se il coltello è affilato…”. “Chi viola la proprietà privata e mette a rischio la vita di qualcun altro deve mettere in conto che può uscire steso da quella situazione. Quindi la legittima difesa è sempre legittima – chiosa Salvini, che aggiunge – In un Paese normale una proposta così banale verrebbe approvata in un quarto d’ora: stiamo parlando di una proposta banale, di media intelligenza, di buon senso. Se così non fosse sarebbe l’ennesima riprova che il governo e una parte di Parlamento preferiscono i delinquenti, sono amici dei delinquenti, perchè favorisci i delinquenti, perchè favorisci i rapinatori, perchè favorisci gli spacciatori”.
Legittima difesa: cosa prevede la legge di iniziativa popolare?
Come abbiamo già detto, la raccolta firme che si sta organizzando nei Comuni di tutta Italia e che terminerà alla fine del mese di maggio, prevede invece delle modifiche leggermente diverse rispetto al ddl arrivato in Parlamento.
La proposta ora nei Comuni e avanzata dall’Italia Dei Valori punta a modificare l’articolo 55 e l’articolo 614 del Codice Penale: modificando l’articolo 55 si vuole abolire l’eccesso colposo di legittima difesa, pertanto in caso di violazione di domicilio il proprietario avrebbe tutto il diritto di difendersi con l’uso di un’arma e per di più il ladro che dovesse uscirne ferito non avrebbe alcun titolo per richiedere il risarcimento danni.
Con la modifica dell’articolo 614, invece, verrebbero inasprite le pene previste nel caso di violazione di domicilio: il testo della legge sostenuta dalla raccolta firme prevede pene fino a 7 anni di reclusione per chi viola un’abitazione con un’arma, e fino a 5 anni per chi viola la proprietà privata senza avere armi tra le mani.