Sei qui: Home » Risparmiare sulle tasse universitarie

Come risparmiare sulle tasse universitarie

Le tasse universitarie sono influenzate dal reddito e, in alcuni casi, possono anche raggiungere cifre elevate. Ottenere una borsa di studio è il miglior modo per non farsi carico delle tasse, ma ci sono anche altri metodi per pagare meno, l’importante è non essere un fuoricorso e informarsi bene sugli iter burocratici da seguire.  

Molti studenti non sono che, borsa di studio a parte, ci sono diverse esenzioni e sgravi di cui è possibile beneficiare. Vediamo il tutto più nel dettaglio.

Quali sono le tasse che si pagano per l’università

Tasse a parte, gli studenti sono tenuti al pagamento dei contributi universitari, determinati da ogni ateneo in base al percorso formativo, agli obiettivi didattici e ai servizi offerti agli studenti. L’università riscuota anche la tassa regionale pari a 140 euro per il diritto allo studio.

C’è poi l’imposta di bollo per inoltrare la domanda di iscrizione o l’immatricolazione, che viene specificata dalle singole segreterie universitarie.

Lo studente paga una rata iniziale che è uguale per tutti gli studenti iscritti presso lo stesso ateneo e la stessa facoltà, con eccezione per chi ha ottenuto una forza di studio o le riduzioni ISEE, che permettono di pagare un importo complessivo più basso.

C’è poi la seconda rata che è il totale delle tasse universitarie a debito, a cui viene sottratto l’acconto versato della prima rata, importo variabile in base all’ISEE del soggetto. Alcune università prevedono la dilazione di pagamento in tre rate.

Come pagare meno tasse all’università

 Ora vediamo alcuni metodi per ridurre il carico della tasse universitarie e pagare di meno, risparmiando una buona parte.

Laurearsi in tempo

Chi riesce a laurearsi in corso, con il voto di 110/110 e ha un ISEE non superiore al limite stabilito dall’Università, può richiedere il rimborso completo della tasse di iscrizione e dei contributi universitari versati nell’ultimo anno. Si hanno a disposizione 30 giorni dopo la laurea per presentare la domanda.

Più membri della famiglia iscritti

Se più persone dello stesso nucleo familiare sono iscritte allo stesso ateneo, è possibile ottenere la riduzione della tassa d’iscrizione, oltre che dei contributi universitari. Questa riduzione può essere cumulabile con altre agevolazioni ed è valida per ogni studente, membro della famiglia iscritto, che dovrà inoltrare la singola domanda.

Studenti disabili

Tutti gli studenti disabili con invalidità uguale o superiore al 66% possono ricevere l’esonero totale del pagamento di qualunque contributo. È necessario presentare tutti i documenti richiesti presso l’Ufficio di competenza prima di procedere al saldo della prima rata.

Chi è portato di handicap con invalidità inferiore al 66% può ugualmente fare richiesta ma l’esito dipenderà  dalla valutazione della commissione.

Studenti che lavorano

Gli studenti che lavorano con un ISEE non superiore rispetto a quanto stabilito dall’Università, possono beneficiare di una riduzione del 30% della tassa di iscrizione e dei contributi del primo anno. Gli anni successivi, per poter ottenere la stessa riduzione, devono dimostrare di aver ottenuto almeno il 20% dei crediti previsti dal piano di studi.

Possono godere di questo diritto i lavoratori dipendenti o assimilati per almeno 6 mesi, i lavoratori autonomi con partita IVA e autonomo con esercizio non abituale. In entrambi i casi, il reddito minimo deve essere di 7.000 euro.

Studenti meritevoli

Gli studenti che rientrano nel limite di ISEE indicato dalla propria università e che, entro il 30 settembre, hanno ottenuto almeno l’80% dei crediti con una media ponderata di 27/30, possono essere esonerati dal pagamento del 50% di tassa di iscrizione e contributi universitari.

Per gli iscritti al primo anno per la triennale si tiene conto del voto del diploma (100 su 100 o 60 su 60), mentre per il primo di magistrale fa fede il voto di laurea (110/110).

10 commenti su “Come risparmiare sulle tasse universitarie”

  1. Io sono una mamma,che ha due ragazzi all’università so già che secondo il nostro reddito la tassa che pago è giusta ma! voglio chiedere per curiosita parlodella prima rata (cioè quella uguale per tutti) se mio figlio fa tutti gli esami entro il primo anno la tassa (e parlo sempre della prima rata)me la fanno pagare la metà?ti prego rispondi perchè alcune persone pensano che io sia ignorante e prima di poter rispondere voglio essere sicura

  2. @Sandra: che io sappia no, va pagata per intero, ma consiglio di chiedere alla segreteria dell’università dove studiano i suoi figli per verificare che non ci siano questo tipo di agevolazioni.

  3. Sento dire che molti studenti, per risparimiare sulle tasse, vanno a convivere con parenti che hanno un reddito basso, entrando a far parte del loro nucleo familiare ed uscendo da quello della famiglia di origine. E’ leggittima una operazione simile?

  4. è possibile pagare la metà delle tasse universitarie con la conseguenza che si potranno dare massimo la metà delle materie dell’anno in corso? mi sembra strano ma una volta ho sentito una cosa del genere fattibile per chi lavora e non può dedicarsi a tempo pieno allo studio..

  5. @Antonella: non conosco questa possibilità ma credo non sia possibile. Il mio consiglio è quello di informarti presso la segreteria della tua facoltà ;)

  6. Abito con mia nonna disabile e sono nel suo stato di famiglia… mi spetta una riduzione delle tasse per via della sua invalidità o no? Anche tu scrivi “eventuali portatori di handicap” e su molti siti universitari leggo di agevolazioni, ma qui a Palermo in segreteria mi hanno detto che a meno che non sia io il portatore di handicap, non mi spetta nulla!

  7. Salve,
    io vado alla università, sono disoccupata, ma queste anno anche mio marito andrà alla università, lui pagherà meno tasse siamo dentro del stesso nucleo familiare ?
    Grazie.

  8. salve, mio figlio si deve iscrivere all’universita’ ma e’ ancora sul mio stato di famiglia. Volevo sapere se per quanto riguarda le tasse da pagare deve produrre il mio modello isee, anche se lui da circa due anni vive in altra citta’ rispetto alla mia perche’ gioca a calcio “professionista, da quest’anno sotto contratto”. La mia domanda e’ : anche se continua a mantenere la residenza nella citta’ natia, le tasse si baseranno sul mio ISEE ???
    E’ conveniente che si trasferisca la residenza nella nuova citta’, togliendolo dal mio stato di famiglia??? Grazie

  9. Vivo col mio ragazzo da qualche mese e non ho più rapporti con i miei genitori, le tasse universitarie verranno calcolate in base all’isee dei miei genitori o in base a quello del mio ragazzo, perché dato che non ho più rapporti con i miei genitori, non saprei come fare per chiedergli l’isee

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi