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Che cos’è il debito subordinato?

Per spiegare nel miglior modo possibile cosa è il debito subordinato, basta un esempio. Una banca ha offerto un debito subordinato ad una società. Passato un certo periodo di tempo, questa società fallisce e, quindi, non sarebbe in grado di restituire i soldi presi in prestito dalla banca.

Se quest’ultima avesse emesso un’obbligazione subordinata, non potrà reclamare gli utili o le attività connesse alla società fallita.

Per quale motivo? Perché è stato emesso un prestito subordinato, in cui tutti i debiti senior si sono estinti interamente dalle attività e dai guadagni dell’azienda. Se resta ancora qualcosa, la banca riceverà i soldi che andranno a coprire il debito subordinato.

Detto questo, il debito subordinato è qualcosa di molto rischioso. Banche e istituti finanziari che offrono obbligazioni subordinate devono accertarsi che una società sia solvibile ed abbia ricchezza a sufficienza. Ma un vantaggio c’è: siccome le obbligazioni subordinate sono alla stregua di un debito, se una società è inadempiente, le banche otterranno i loro soldi ancor prima degli azionisti.

Ma un minimo di diligenza è d’obbligo prima di concedere dei prestiti. Bisogna osservare il flusso di cassa, i guadagni degli anni passati e le attività di un’azienda. Inoltre, dovrebbero anche considerare il rapporto debito / patrimonio netto, quello sull’utile netto, ecc.

Differenza tra debito subordinato e non subordinato

Sono l’uno contrario dell’altro, non c’è dubbio, ma vale comunque la pena capire quali siano le vera differenze:

Priorità: nel caso di obbligazioni subordinate, tutti gli altri debiti hanno la priorità in termini di pagamento integrale prima del pagamento del debito subordinato. Tuttavia, nel caso di debito non subordinato, prima che vengano pagati debiti junior, non verrebbe pagato per intero. Quindi, per quanto riguarda il debito non subordinato, la priorità cambia completamente in termini di pagamento.

Fattore di rischio: nel caso del debito subordinato, il rischio è molto più elevato per il creditore. Al contrario, nel caso di debiti non subordinati, il rischio per il creditore è piuttosto basso.

Vantaggi e svantaggi del debito subordinato

Le imprese possono godere di numerosi vantaggi dal debito subordinato, in particolare:

  • Maggiore flessibilità. Questa tipologia di debito ha una scadenza lunga rispetto al debito senior, caratteristica che permette alle aziende di avere maggiore tempo e flusso di cassa per pagare i debiti. Inoltre, può avere delle clausole meno restrittive e dare alle imprese più libertà, sia operativa che finanziaria.
  • Più leva finanziaria. Questo vuol dire che l’azienda può usare il debito per finanziare le attività. Un vantaggio che può migliorare il ROE dell’azienda, a patto che il ROA (rendimento delle attività) sia maggiore del costo del debito.
  • Maggiori possibilità di ricevere investimenti. Il debito subordinato attrae più investitori, partner e possibili acquirenti perché l’azienda ha maggiore accesso a fondi di capitale differenti e può gestire diversi livelli di rischio. Inoltre, può essere segnale della fiducia risposta dagli azionisti già esistenti che accettano un rischio elevato con una priorità inferiore per ottenere più rendimenti.

Per quanto riguarda gli svantaggi invece:

  • Maggiori costi. I tassi di interesse del debito subordinato sono più alti rispetto a un debito senior, perché i rischi sono maggiori. Inoltre, possono essere previste commissioni, tariffe e sconti più alti del debito senior, il che porta ad accordi più complessi. Inoltre, questa forma di debito può aumentare il costo complessivo del capitale dell’azienda a causa dell’aumento di rischio e rendimento chiesto ai vari azionisti.
  • Rating più basso. Il debito subordinato abbassa il rating creditizio dell’azienda, perché incrementa il rapporto debito/capitale oltre che il rischio insolvenza. Un rating creditizio più basso rende più difficile l’accesso a fonti di debito o capitale.
  • Rischio più alto. L’azienda è posta a livelli di rischio molto più elevati come: il rischio di liquidità, che si presenta quando non c’è disponibilità di liquidità sufficiente per coprire i debiti; il rischio di tasso di interesse che può cambiare e influenzare costi e valori del debito; il rischio di rifinanziamento che avviene quando l’azienda non è in grado di rifinanziare il suo debito a condizioni favorevoli al momento della scadenza. Inoltre, il debito subordinato aumenta le possibilità di fallimento perché riduce la protezione in caso si verifichino eventi avversi.

Quali società si assumono il debito subordinato?

Banche e istituti finanziari sanno benissimo i rischi connessi al prestito subordinato; per questo non lo offrono alle piccole imprese. Qualche eccezione c’è, ma a causa del fattore di rischio e della priorità, il prestito viene offerto alle società.

Perché questa direttiva? Prima di tutto, le grandi società presentano un enorme flusso di cassa e di attività non correnti, due cose che offrono alle banche le garanzie giuste. Poi, generano enormi profitti ed hanno una vasta rete di clienti. Per non parlare poi della solvibilità migliore e della maggiore leva finanziaria rispetto alle piccole imprese.

Infine, le possibilità di fallimento delle grandi società sono nettamente inferiori rispetto a quelle delle piccole imprese.

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