La marca da bollo virtuale è un metodo di pagamento dell’imposta di bollo che è stato introdotto dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2015.
Questo sistema è stato introdotto per semplificare la procedura e renderla più conveniente per le aziende e i professionisti.
La marca da bollo virtuale viene utilizzata per pagare l’imposta di bollo su documenti come fatture, atti civili o giudiziari, quando non è possibile applicare l’IVA.
È utilizzata di frequente nelle prestazioni occasionali e con ricevute che non superano i 5.000 euro.
In questi casi, invece di emettere una fattura, si rilascia una ricevuta fiscale e, se l’ammontare della stessa supera i 77,47 euro, viene applicata la marca da bollo.
Come funziona la marca da bollo virtuale
Un utilizzo comune della marca da bollo virtuale è nella fatturazione elettronica, dato che è obbligatoria per tutte le fatture esenti IVA, come quelle del regime forfettario.
Le marche da bollo più usate sono:
- 16 € per istanze e fatture alla Pubblica Amministrazione;
- 2€ per fatture IVA esenti e prestazioni occasionali.
Per pagare la marca da bollo per fatture emesse verso la PA, bisogna utilizzare il sistema PagoPA; mentre quelle da 2 euro possono essere tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
La marca da bollo digitale è obbligatoria?
In alcuni casi, la marca da bollo virtuale è obbligatorio e non adempiere alla richiesta porta a delle sanzioni che colpiscono: professionista o azienda, cliente e fornitore.
La marca da bollo cartacea o digitale, secondo il D.Lgs 98/2011 e successiva legge 190/2014, è sempre obbligatoria per:
- Fatture emesse in regime forfettario superiori a 77,47€;
- Prestazioni occasionali e operazioni esenti dall’IVA, incluse quelle di esportazione all’estero;
- Fatture mediche.
Come pagare la marca da bollo virtuale
Chi utilizza la fatturazione elettronica ed è in regime forfettario, può
applicare la marca da bollo di 2 euro direttamente nella fattura, tramite il
software utilizzato.
Il pagamento della marca da bollo virtuale può essere effettuato in modo
autonomo utilizzando il software
Bollo Virtuale (BOV) o tramite un intermediario, come un commercialista o
un centro CAF.
Chi è in possesso dello SPID ed ha Partita IVA, può collegarsi al sito
dell’Agenzia delle Entrate e cercare la voce “Fatture e corrispettivi”
e “Pagamento bollo”.
L’importo da pagare viene calcolato in base al numero di marche da bollo
previste per l’anno di riferimento e deve essere versato all’Agenzia delle
Entrate entro i termini indicati.
Il pagamento deve essere effettuato trimestralmente. Ecco le scadenze da rispettare:
- Per il primo trimestre è il 31 maggio,
- per il secondo trimestre è il 30 settembre,
- per il terzo trimestre è il 30 novembre,
- per il quarto trimestre è il 28 febbraio dell’anno successivo.
In alcuni casi è possibile effettuare il pagamento in date diverse sommando
l’importo di più trimestri.
Nel caso in cui l’importo dell’imposta di bollo non venga pagato entro i
termini indicati, è prevista una multa che va da 2 a 10 euro per ogni imposta
non pagata.