Chi si trova in una condizione di grave difficoltà finanziaria si pone il problema della pignorabilità della prima casa. Sono in tanti a chiedersi se l’abitazione principale possa essere oggetto di esecuzione forzata da parte dei creditori.
Nei prossimi paragrafi cercheremo di fare chiarezza e forniremo tutte le informazioni utili per capire limiti, soggetti coinvolti e come evitare il pignoramento della prima casa.
Cos’è il pignoramento degli immobili
Il pignoramento degli immobili è il primo atto esecutivo che avvia l’espropriazione forzata di un bene immobile al fine di soddisfare il diritto di credito del creditore.
Per procedere con il pignoramento della prima casa o di altri beni immobili, il creditore deve soddisfare alcuni requisiti:
- Possedere un titolo esecutivo, ovvero un documento che attesti il diritto di credito (come una sentenza, un decreto ingiuntivo, un assegno o una cambiale).
- Notificare al debitore l’atto di precetto, che è un invito a pagare il debito entro 10 giorni.
- Effettuare l’iscrizione dell’ipoteca, che non è obbligatoria ma consente al creditore di rifarsi sull’immobile anche se questo viene trasferito a terzi.
- Notificare all’Ufficiale Giudiziario il pignoramento entro 90 giorni dall’atto di precetto.
Bisogna sottolineare che avviare la procedura di pignoramento comporta costi elevati per il creditore, quindi, è improbabile che la prima casa venga pignorata per debiti di importo ridotto.
La pignorabilità della prima casa
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la prima casa non è protetta da impignorabilità per legge.
La regola generale è che la prima casa è pignorabile in caso di debiti di natura privata, come quelli contratti con banche, aziende o persone fisiche.
Non esistono limiti specifici al pignoramento della prima casa per creditori privati; quindi, essi possono procedere liberamente al recupero del proprio credito.
Diversa è la situazione per i debiti di natura erariale, ovvero quelli che devono essere corrisposti all’Agenzia delle Entrate. In questi casi, esistono dei limiti che impediscono il pignoramento della prima casa.
Per quanto riguarda l’impignorabilità della prima casa, la Cassazione ha stabilito, nel 2015, alcuni criteri per il divieto dell’unico immobile di proprietà del debitore.
Secondo il Decreto-legge n. 69/2013, l’Agenzia delle Entrate non può pignorare la prima casa se:
- È l’unico immobile di proprietà del debitore.
- È l’immobile in cui il debitore ha la residenza anagrafica.
- È accatastato come abitazione civile.
- Non è qualificabile come bene di lusso.
Se la prima casa è cointestata col coniuge, il pignoramento può avvenire sull’intero immobile cointestato e non solo sulla quota di proprietà del debitore. Il coniuge cointestatario avrà diritto a una percentuale della somma ricavata dalla vendita della casa, in proporzione al suo diritto di proprietà.
In caso di pignoramento prima casa, sia da parte dell’Agenzia delle Entrate, che dai creditori privati, è possibile che vengano adottate delle misure alternative, come la rateizzazione del debito o la procedura di saldo e stralcio, per evitare la vendita dell’immobile.
Come evitare il pignoramento della prima casa
Perdere la prima casa vuol dire restare senza una dimora fissa in cui vivere, chi si trova in forti difficoltà finanziarie deve avere come obiettivo prioritario quello di proteggerla ed evitare il pignoramento.
Ecco alcuni consigli utili per preservare la propria abitazione:
- Mantiene un buon livello di solvibilità e rapporto con i creditori, onorando gli impegni finanziari in modo tempestivo.
- Se ci sono difficoltà finanziarie, cerca di negoziare con i creditori per trovare soluzioni alternative.
- Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni per ottenere consigli e assistenza legale.
- In alcuni casi, è possibile richiedere l’accesso a un fondo di solidarietà per il mutuo, che può fornire un sostegno finanziario temporaneo per evitare il pignoramento della casa.
- Se stai attraverso una condizione di situazioni finanziarie estreme, valuta soluzioni come la vendita volontaria dell’immobile per evitare il pignoramento.
Ovviamente, ogni situazione è differente e richiede un’attenta analisi e valutazione per decidere come muoversi, pertanto, ti suggeriamo di prenotare una consulenza presso un professionista specializzato.