Questa settimana la Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE, ha tagliato le sue proiezioni per il 2020 e il 2021. Secondo le ultime stime, l’economia dei 27 Paesi membri si contrarrà quest’anno dell’8,3% e del 5,8% nel 2021. Nel mese di maggio, la contrazione era invece del 7,4% del PIL totale nel 2020 e del 6,1% nel 2021.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “L’impatto della pandemia all’interno dell’UE è più grave di quanto previsto. Navighiamo in acque tempestose e stiamo affrontando molti rischi, compresa un’altra grande ondata di infezioni”.
Nonostante i passi fatti dai vari Paesi per far ripartire l’economia, le prospettive negli ultimi mesi sono peggiorate. Anche se, secondo la Commissione Europea, l’attività economica dovrebbe riprendersi nella seconda metà del 2020, continuerà ad essere irregolare e incompleta causa le misure di distanziamento sociale.
Nei giorni scorsi sono aumentati i casi di epidemie nelle regioni di alcuni Paesi. Le autorità spagnole sono state costrette ad applicare nuove restrizioni in Galizia, mentre in Portogallo il governo ha ripristinato alcune misure restrittive a Lisbona, dove si è assistito ad un aumento delle infezioni.
Tornando all’aspetto economico, le ultime previsioni mostrano che l’economia italiana è quella che avrà la maggiore contrazione nell’UE: l’11,2% del PIL nel 2020. Nonostante l’allentamento a maggio delle misure di restrizione, il turismo e i servizi ad esso connessi impiegheranno diverso tempo per riprendersi. Ciò limiterebbe qualsiasi rimbalzo economico per quest’anno. Tuttavia, la Commissione prevede un rimbalzo del 6,1% del PIL nel 2021.
Per Francia e Spagna la Commissione Europea precede una contrazione economica per il 2020 rispettivamente del 10,6 e del 10,9% del PIL, in aumento rispetto alla previsione di maggio, la quale parlava dell’8,2 e del 9,4% del PIL.
Per quanto riguarda l’Eurozona, a giugno il Fondo Monetario Internazionale (FMI) previde una contrazione economica oltre il 10% per quest’anno, con Francia, Italia e Spagna a superare la soglia del 12%. L’unico Paese della zona euro con aspettative di crescita riviste al rialzo è la Germania; secondo la Commissione Europea, la contrazione nel 2020 sarà del 6,3%, anziché del 6,5% previsto nel mese di maggio. Ciò grazie alle nuove misure di stimolo messe in atto dal governo tedesco a giugno.
Per favorire la ripresa economica, l’Unione Europea sta lavorando a un piano di stimolo fiscale senza precedenti. Tuttavia, non c’è ancora intesa tra i 27 capi di Stato. La prossima settimana si riuniranno a Bruxelles per discutere sul fondo di salvataggio da 750 miliardi di euro.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli Affari Economici, ha dichiarato: “Nonostante la risposta politica in tutta Europa è riuscita ad attenuare il colpo subito dai nostri cittadini, continuano ad aumentare divergenza, disuguaglianza e insicurezza. Ecco perché è così importante raggiungere un rapido accordo sul piano di risanamento proposto dalla Commissione, per iniettare nuova fiducia e nuovi finanziamenti nelle nostre economie in questo momento critico”.