Conte ha chiesto agli altri leader europei di usare la “piena potenza di fuoco” per superare le turbolenze economiche causate dalla pandemia di coronavirus. Il premier non vuole rinunciare alla creazione dei “coronabond” per condividere i costi del prestito nelle “ricostruzioni” economiche. Conte ha insistito sul fatto che non avrebbe permesso ai cittadini italiani di fare “sacrifici inaccettabili” per consentire a Roma di utilizzare il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) per salvare l’economia.
Giovedì i leader europei affronteranno il futuro polito ed economico dell’UE durante un vertice virtuale. Conte ha dichiarato al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung: “Stiamo vivendo lo shock più grande dalla seconda guerra mondiale e l’Europa deve trovare una risposta. La piena potenza di fuoco dell’UE deve essere mobilitata, con l’emissione di obbligazioni condivise”.
Il premier ha chiesto alla Germania e ai Paesi Bassi di abbandonare la loro opposizione a questa politica, insistendo sul fatto che “devono cambiare”.
“Il meccanismo europeo di stabilità, Berlino e lo strumento privilegiato dell’Aia per affrontare l’impatto economico, ha una cattiva reputazione in Italia”, ha affermato Conte. “I nostri sistemi economici sono collegati tra loro e interconnessi. Quando un paese ha problemi, si innesca un effetto domino ed è qualcosa che dobbiamo assolutamente evitare. Ciò che è necessario adesso è la piena potenza di fuoco dell’Unione europea, in particolare attraverso l’emissione congiunta di obbligazioni”.
In vista di quello che dovrebbe essere un vertice molto teso, Conte ha ricordato ai suoi colleghi le richieste politiche accettate dalla Grecia per accedere ai contanti di salvataggio del MES dopo la recente crisi del suo debito sovrano. Atene è stata costretta ad attuare misure di austerità e concordare riforme strutturali come obolo per i suoi prestiti.
“Non abbiamo dimenticato che i Greci sono stati costretti a sacrificarsi inaccettabili per ottenere prestiti”, ha aggiunto Conte. “Le nostre richieste non riguardano la condivisione di debiti passati o futuri, ma piuttosto uno sforzo straordinario per far fronte alla situazione attuale”.
L’Italia, dopo la Spagna, è il Paese più colpito in Europa e il primo per decessi, che hanno superato quota 23.000. Nonostante le scuse dei massimi funzionari del blocco Euro, Conte ha accusato Bruxelles di aver lasciato il Paese da solo da quando è iniziata l’epidemia a fine febbraio.
La scorsa settimana, la presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è ufficialmente scusata, ammettendo che la risposta dell’UE alla crisi italiana è stata troppo lenta. Conte è attualmente sotto pressione politica affinché accetti i piani di salvataggio del MES. Matteo Salvini, leader della Lega, ha accusato Bruxelles di agire come strozzini.
Klaus Regling, direttore generale del MES, ha affermato che le preoccupazioni sono fuori luogo. “Penso che sia frutto di un malinteso”, ha dichiarato. “Le condizioni inizialmente concordate cambieranno durante il periodo di disponibilità della linea di credito. L’Eurogruppo chiarirà meglio il concetto”.