In una lettera, gli ambasciatori europei negli Stati Uniti sostengono la possibilità che il Tesoro statunitense revochi le sanzioni contro Rusal e En+, società collegate all’uomo d’affari russo Oleg Deripaska. La lettera è stata firmata dagli ambasciatori di Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svezia, Gran Bretagna e anche dal capo della rappresentanza dell’Unione europea negli Stati Uniti.
Nella lettera viene evidenziato l’apprezzamento degli ambasciatori delle recenti azioni del Tesoro statunitense, il quale ha presentato al Congresso degli Stati Uniti una relazione sulla potenziale esclusione di En+ e Rusal dall’elenco delle sanzioni, la quale metterebbe al riparo l’industria europea dell’alluminio dalle influenze negative, in grado potenzialmente di privare 75.000 europei del posto di lavoro.
Le sanzioni imposte a En+ e Rusal si sono ripercorse sulle imprese di acciaio e alluminio in Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svezia e Gran Bretagna, le quali hanno dovuto affrontare aumenti dei prezzi e notevoli difficoltà nelle loro attività quotidiane.
Steven Mnuchin, segretario al Tesoro statunitense, ha affermato che “l’amministrazione Trump è pronta a rimuovere le compagnie russe Rusal, En+ ed Eurosibenergo (ESE) dalla lista nera delle sanzioni poiché hanno rispettato le richieste statunitensi e non sono più controllate da Oleg Deripaska”.
“En+, Rusal ed ESE erano state incluse nella lista in quanto controllati dalla Deripaska. Adesso, significative ristrutturazioni e cambiamenti di governance hanno reciso questo controllo e ridotto significativamente la proprietà”, ha dichiarato Mnuchin. “Si sono impegnati a fornire al Ministero del Tesoro un livello di trasparenza senza precedenti. Nel loro rapporto hanno garantito che Deripaska non riaffermerà più il suo controllo e, di conseguenza, le sanzioni possono decadere”.
Il 6 aprile 2018, le autorità americane hanno applicato le sanzioni verso diversi funzionari, uomini d’affari e compagnie russe. Tra questi c’era Oleg Deripaska e le società a lui collegate, come Rusal, En+, EuroSibEnergo, GAZ Group e altre. Le sanzioni sancirono il congelamento di beni sul suolo statunitense e vietarono ai cittadini interessati di intraprendere attività commerciali con tali società.
Il Tesoro degli Stati Uniti inizialmente concesse agli investitori americani fino al 7 maggio 2018 la vendita di azioni e obbligazioni di tali società e fino al 5 giugno per liquidare le operazioni o i contratti esistenti con tali imprese. Nonostante ciò, la scadenza venne prorogata più volte.
Il 20 dicembre 2018 venne ufficializzata la notizia che il Tesoro americano era pronto a rimuovere le sanzioni contro En+, Rusal ed EuroSibEnergo entro 30 giorni a partire dalla data in cui Deripaska accettava di ridurre il suo controllo in En+ dal 70% al 44,95%.