L’economia della zona euro ha perso un po’ di slancio ad ottobre e, sia Piazza Affari che le altre borse europee, accelerano al ribasso. L’indice Pmi finale composito ha registrato un calo a 56 lo scorso mese rispetto al 56,7 di settembre, dopo il 55,9 della stima flash.
Chris Williamson, capo economista business di Ihs Markit, ha dichiarato che “la crescita dei nuovi ordini ha accelerato nonostante le aziende abbiano aumentato i prezzi al ritmo più rapido dalla metà del 2011. Mentre l’indice dei prezzi alla produzione è salito al massimo di sette mesi a 53,1 da 52,7, l’indice della zona euro relativo settore dei servizi è sceso a 55 da 55,8, dopo la lettura preliminare di 54,9”.
Dando un’occhiata ai singoli paese, in Germania nel mese di ottobre l’attività nel settore dei servizi è rimasta solida con l’indice finale rimasto ben sopra la soglia dei 50 punti che evince l’espansione dell’attività; in Francia invece si è avuta una crescita nel settore (la più alta degli ultimi sei anni e mezzo) con l’indice Pmi attestatosi al 57,3; di contro in Spagna il tasso è risultato il più basso degli ultimi nove mesi a causa anche della crisi politica in Catalogna. L’indice Pmi è sceso a 54,6 da 56,7 di settembre.
In Italia si è verificato un rallentamento ad ottobre per il terzo mese consecutivo. L’indice Pmi servizi è calato a 52,1 punti dai 53,2 del mese precedente col sotto indice relativo ai nuovi ordini sceso anch’esso al minimo da un anno a 52,1 da 53,2. D’altra parte, quello che misura le aspettative sull’andamento dell’attività nei successivi 12 mesi si è portato in ottobre al massimo da 21 mesi.
Sentix, che misura il clima di fiducia tra gli investitori della zona euro, ha dichiarato che l’indice si è portato a 34 punti rispetto ai 29,7 di ottobre, ben oltre le attese pari a 30,8. Le aspettative per gli sviluppi economici nella zona euro sono salite a 22,8 da 18,3 del mese precedente. “L’economia globale sta andando alla grande”, ha sottolineato la società di ricerca con sede a Francoforte.
Ma ora Francoforte cede lo 0,10%, Parigi lo 0,24%, Londra lo 0,12%, Madrid lo 0,52% e a Piazza Affari l’indice Ftse Mib arretra dello 0,28% a quota 22.949 punti. Poco mosso il cambio euro/dollaro, in area 1,16025. “I buoni fondamentali dell’Eurozona forniranno supporto all’euro contro il dollaro, dopo il calo della moneta unica a seguito dell’incontro della Banca centrale europea del mese scorso”, hanno previsto gli analisti di Unicredit per i quali è poco probabile che il cross vada sotto 1,15 o 1,16. “Le nostre stime indicano che ci sarà del supporto moderato alla valuta europea, fino al ritorno dell’equilibrio a quota 1,25”.