Spulciando il bilancio dell’Inter appena approvato dall’assemblea, troviamo più di una buona notizia per i tifosi nerazzurri. I conti della stagione 2016-2017 evidenziano anzitutto un contenimento del rosso d’esercizio a soli 24,6 milioni, deficit che dovrebbe mettere al riparo, a differenza di quanto accaduto per la Roma, da nuove brutte sorprese con la Uefa per i vincoli del Financial Fair play, visto che devono essere ancora sottratti da questa cifra i cosiddetti “costi virtuosi” legati alla gestione del vivaio e agli investimenti infrastrutturali, in particolare per l’ammodernamento di Appiano Gentile.
La seconda buona notizia è quella della crescita del fatturato di quasi il 33%. I ricavi del club nerazzurro, infatti, sono saliti a quota 318 milioni di euro (inclusi 44,5 milioni di plusvalenze) nonostante l’assenza della Champions che di per sé vale tra i 60 e i 70 milioni tra premi Uefa, market pool, botteghino e bonus degli sponsor.
La terza notizia incoraggiante riguarda la quantità e la natura dei proventi supplementari derivanti dal settore commerciale. Ammontano infatti a 105 milioni le entrate legate a contratti di sponsorizzazione e a nuove partnership concluse sotto la regia di Suning. Nel dettaglio, l’acquisto dei naming rights del centro sportivo di Appiano Gentile e Interello fino al 2020 da parte del Gruppo Suning ha fruttato 25 milioni di bonus più un fisso annuale di 16,5 milioni. A questo si aggiunge un contratto del valore complessivo di 11,5 milioni con Suning Sports International Ltd per le attività di formazione tecnica e delle Academies.
Anche l’impegno finanziario di Suning nell’Inter rappresenta una ulteriore garanzia per il futuro. La proprietà cinese, che detiene il pacchetto di maggioranza con il 68,55%, attraverso la Great Horizon di mister Zhang, ha prestato finora 298 milioni di euro al club. Queste iniezioni di liquidità sono servite soprattutto per far fronte alle spese correnti e agli acquisti e per rimborsare i prestiti che Thohir aveva fatto a sua volta alla società per 131 milioni.
Al 30 giugno 2017 i debiti verso la galassia Suning ammontano a 221 milioni con interessi variabili tra il 7,7% e il 6,5%. Interessi più bassi di quelli che Thohir aveva fatto al club in prima persona. A bilancio ci sono oneri per interessi per oltre 32 milioni legati soprattutto al pagamento delle rate del finanziamento concesso da Goldman Sachs (restano da pagare 208 milioni entro il 1° luglio 2019) e appunta dalla stessa Suning. Sul primo fronte l’Inter sta cercando un partner per rifinanziare l’accordo con Goldman Sachs.
Sul secondo va detto che la scelta di Suning di non apportare capitale ma di finanziare il club con prestiti onerosi dipende molto probabilmente dalla permanenza di Thohir nell’azionariato. La quota del presidente indonesiano infatti si diluirebbe se non partecipasse all’aumento di capitale. E negli accordi tra le parti potrebbe esserci appunto quello di utilizzare il canale del finanziamento fino alla cessione del pacchetto di Thohir (intorno al 30%) per evitare questa conseguenza. Un po’ come era avvenuto tra Moratti e Thohir.