Il decreto vaccini è stato approvato dal Senato e ora si prepara a ricevere il via libera da parte della Camera dei Deputati. Come ha confermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il testo del decreto non sarà oggetto di ulteriori modifiche, per cui si preannunciano tempi particolarmente brevi per l’approvazione finale.
Proprio per velocizzare l’approvazione da parte della Camera dei Deputati e scongiurare il rischio di ulteriori modifiche al testo, che potrebbero rallentarne l’entrata in vigore, il governo ha anticipato l’intenzione di porre la questione di fiducia. Ciò significa che l’emendamento che mirava ad estendere l’obbligo vaccinale anche agli insegnanti e al personale sanitario non verrà più approvato.
Tuttavia la legge, così come è stata approvata dal Senato, prevede che il personale scolastico e sanitario presenti un’autocertificazione tramite cui il soggetto interessato si impegna a descrivere i vaccini ai quali si è sottoposto. Non sono chiare però le sanzioni previste nel caso di autocertificazioni non corrispondenti al vero o per chi non presenta proprio l’autocertificazione.
Quel che si sa è che l’autocertificazione comprovante la propria situazione vaccinale dovrà essere presentata alla scuola o alla struttura sanitaria nella quale si presta servizio entro e non oltre i tre mesi dall’entrata in vigore del decreto. Perciò insegnanti, ma più in generale tutto il personale ATA, e poi infermieri e medici, avranno l’obbligo di comunicare la propria situazione vaccinale.
Per quanto riguarda le famiglie, invece, il ministro Lorenzin ha chiarito che ci sarà tempo per mettere in regola i propri figli con le novità del decreto vaccini entro un anno circa: in vista dell’iscrizione di settembre sarà sufficiente portare un’autocertificazione, mentre dal 10 marzo 2018 scatterà l’obbligo di portare la documentazione originale direttamente a scuola, così da fugare ogni dubbio sulla situazione vaccinale dei bambini.