I contratti di somministrazione non rappresentano ancora la forma di lavoro prevalente in Italia, ma per quanto se ne stia facendo uso, sembra proprio che di qui a qualche anno finiranno con l’assumere un peso preponderante. Ed è per questo motivo che farà piacere scoprire un aspetto di questi contratti che è sempre rimasto sottaciuto; un aspetto che stranamente guarda a favore del lavoratore e che quindi vale la pena conoscere (o sottolineare, per chi dovesse averlo già presente). Di cosa si tratta?
Semplicemente, i lavoratori assunti con un contratto di lavoro in somministrazione hanno diritto a godere di alcune agevolazioni di cui magari non erano neanche a conoscenza. Page Personnel ne ha provate ad individuare alcune, dai rimborsi per le spese sanitarie fino agli abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale. Ma entriamo un po’ più nel dettaglio della questione per cercare di scoprire di cosa si tratta.
Intanto, il neolaureato che è stato assunto con un contratto di somministrazione può ottenere il rimborso per le spese odontoiatriche e per i ricoveri dovuti a un intervento chirurgico a pagamento. Ma non è finita qui, perché l’assunzione in somministrazione dà anche diritto ad accedere a dei contributi importanti per le spese legate all’asilo nido dei figli.
E poi ancora, l’assunzione con contratto di somministrazione dà la possibilità al lavoratore di richiedere il rimborso, fino all’80% del totale, dell’abbonamento dei mezzi pubblici. E questo inquadramento lavorativo, tanto per non farsi mancare nulla, riconosce anche il diritto di ottenere dei prestiti e dei finanziamenti con tasso di interesse pari allo 0%!
Per quanto riguarda il resto è bene sapere che, nonostante il contratto di somministrazione non possa essere inquadrato come un contratto a tempo indeterminato, e quindi come un contratto “stabile”, ciò non significa che il lavoratore che ne è coinvolto sia da considerarsi diverso rispetto agli altri. Anzi, il lavoratore assunto in somministrazione acquisisce i diritti della società utilizzatrice e la parità di trattamento rispetto ai dipendenti “fissi” dell’azienda. La retribuzione gli viene erogata dall’agenzia anziché dalla ditta, ma alla fine dei fatti, in termini di trattamento, il lavoratore somministrato è uguale sia nei diritti che nei doveri a un altro dipendente.