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Voucher addio dal 2018: il governo disinnesca il referendum Cgil

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A fine maggio dovrebbe tenersi il referendum per l’eliminazione dei voucher e per cambiare le norme sulla responsabilità in solido appaltante-appaltatore.

Il governo ha fissato la data della consultazione popolare sui quesiti proposti dalla Cgil al 28 maggio prossimo, anche se il decreto varato il 17 marzo scorso, che prevede l’abolizione totale dei voucher e il superamento della responsabilità solidale tra committente e appaltatore, potrebbe cambiare le carte in tavola. La decisione presa dal Consiglio dei Ministri, infatti, potrebbe compromettere il referendum di fine maggio, visto che di fatto sono venuti meno gli articoli della legge sui quali gli italiani sarebbero dovuti andare a votare.

Ma attenzione però, perché nel caso in cui la macchina legislativa dovesse intopparsi e non tramutare in legge le decisioni prese dal Cdm, allora la consultazione referendaria ci sarà ugualmente. Insomma, la mossa fatta dal governo ora come ora non basta per scongiurare il referendum: è necessario che il decreto si trasformi in legge per disinnescare per davvero la miccia referendaria.

E’ comunque probabile che il governo farà qualcosa su questo fronte, visto e considerato che nel suo interesse non v’è certo il ricorso a un ennesimo referendum che, a volerla dire in tutta franchezza, si ritorcerebbe contro il governo stesso. Dopo la sconfitta subita con il referendum costituzionale del 4 dicembre scorso, che come ricorderemo ha portato alle dimissioni del premier Matteo Renzi, quel che è certo è che Paolo Gentiloni non vuol replicare un’esperienza di quel tipo.

E’ anche vero però che il lavoro accessorio in Italia esiste comunque, e che con la scomparsa dei voucher potrebbe tornare ad essere gestito dal mercato nero. La volontà è quindi quella di studiare un nuovo strumento che possa appunto regolamentare il lavoro occasionale e sporadico. Uno strumento magari più sicuro, più severo e che si presti decisamente meno agli abusi rispetto a quanto non fossero in grado di fare i voucher.

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