Per le famiglie, la Legge di Bilancio 2017 prevede uno stanziamento di 750 milioni di euro nel triennio che va dal 2017 al 2020 con una previsione di 330 milioni di euro a regime. Ma esattamente come verranno spesi questi soldi e soprattutto chi ne saranno i beneficiari?
Per il momento non si conoscono ancora i criteri con cui verranno definiti i soggetti beneficiari del nuovo bonus bebè asili nido 2017, perché la stessa Legge di Bilancio 2017 prevede che sia un apposito decreto a regolare le modalità e i requisiti di accesso su cui poggerà questa nuova misura di aiuto. Tuttavia, gli importi sono comunque stati resi noti. Sappiamo infatti che il governo ha stanziato 750 milioni di euro dal 2017 al 2020, con una previsione di 330 milioni di euro per il funzionamento a regime.
Come si tradurrà tutto ciò a livello di singoli beneficiari? I soggetti che rispondono ai requisiti stabiliti dalla Legge si vedranno ricevere un contributo pari a 1.000 euro spalmato su 11 mensilità e protratto fino al compimento dei tre anni di vita del bambino. Attenzione però, perché il nuovo bonus bebè asilo nido non potrà essere cumulato con altre detrazioni fiscali Irpef previste dalle leggi 266 del 2005 e 203 del 2008, le quali stabiliscono che “per le spese documentate relative alla frequenza di asili nido non superiore a 632 euro annui per ciascun figlio, va riconosciuta una detrazione dell’imposta lorda nella misura del 19%”.
La stessa Legge di Bilancio prevede poi uno stanziamento di 40 milioni di euro per il 2017 e di altri 40 milioni di euro per il 2018 in materia di voucher baby sitting. Le condizioni da soddisfare per ottenere questo bonus sono chiare: il bonus baby sitting deve essere utilizzato solo in alternativa al congedo parentale facoltativo, e il periodo massimo entro cui si potrà beneficiare del contributo è pari a sei mesi (quindi fino agli 11 mesi di vita del piccolo).