Dopo la Brexit che ha portato alla fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il prossimo Paese a seguire questi passi potrebbe essere la Danimarca. La permanenza della Danimarca tra i 27 Paesi Ue, insomma, potrebbe essere a serio rischio, e potrebbe esserlo pur considerando che proprio questo Paese è stato uno dei primissimi ad aderire al progetto di una Europa unita (l’adesione dei danesi alla Ue arrivò per la precisione nel 1973).
Sarà il caso immigrazione a portare la Danimarca fuori dalla Ue?
A portare avanti una sorta di Brexit in salsa tedesca è il Partito del Popolo Danese che, esattamente come molti altri partiti euroscettici sparsi per il Continente vede nell’Unione Europea un pericolo concreto per il Paese, per la sua tenuta economica e soprattutto per la salvaguardia delle sue frontiere visto e considerato che il flusso di migranti si riversa anche in Danimarca. Ma l’apice dello scetticismo europeo è arrivato con estrema chiarezza solo lo scorso dicembre quando, tramite un referendum, il popolo danese ha respinto la proposta del governo di rafforzare l’integrazione europea sul fronte della giustizia e della sicurezza: quella consultazione popolare è stata un’occasione inequivocabile che ha permesso di capire quali sono gli animi del popolo danese e soprattutto quali sono le sue considerazioni verso il progetto di una Europa più unita.
A metterci il carico da novanta è poi stata la situazione che si è registrata presso l’istituto scolastico di Aarhus, seconda città della Danimarca, nelle cui classi il numero degli studenti figli di immigrati sono arrivati ad essere 4 su 5. In pratica, un’eventuale fuoriuscita di Copenaghen dalla Ue potrebbe essere spinto proprio dall’accesa questione immigrazione.
Brexit danese e quei sondaggi che fanno tremare Bruxelles
L’opposizione all’Unione Europea in Danimarca cresce sempre più. Secondo un recente sondaggio, il 42% dei danesi vuole che venga istituito un referendum per decidere della permanenza nell’Unione Europea, e le preferenze che ne stanno venendo fuori non rassicurano affatto i piani alti di Bruxelles: i danesi che si dicono pro Europa sono solo il 44%, mentre gli euroscettici rappresentano ormai il 56% della popolazione. In pratica, se di qui a breve dovesse tenersi un referendum sulla Brexit in salsa danese, a vincere sarebbe quasi certamente il fronte del “Leave”.