Nella classifica dei paesi europei nei quali si fa più innovazione tenendo conto dei sistemi economici e produttivi, della ricerca, delle nuove tecnologie, delle start up e della pubblica amministrazione, è la Svezia a fare da leader. A seguire troviamo Danimarca, Finlandia, Germania e Paesi Bassi.
Insomma, i paesi più amici dell’innovazione sono senza ombra di dubbio quelli del Nord, anche perché questi non ce li ritroviamo solo nel podio della classifica ma anche nei posti che seguono: la top 5 vista poc’anzi viene seguita da Irlanda, Belgio, Regno Unito, Lussemburgo, Austria e Francia. A lavorare peggio sul fronte dell’innovazione, neanche a dirlo, ci sono i paesi del Sud e dell’Est Europa: Italia e Spagna non se la cavano affatto bene, per non parlare di Romania, Bulgaria e Ungheria che chiudono la classifica.
E’ anche vero però che per quanto i paesi del Nord Europa siano più innovativi, le ricerche dimostrano comunque che da parte del mediterraneo si sta assistendo a un progressivo recupero di terreno: il Financial Times, per esempio, ha eletto la città di Milano come la nuova capitale delle start up. E anche il fatto stesso che il Web Summit si sia spostato da Dublino a Lisbona è indice di una ritrovata fiducia verso “noi del Sud”.
Nell’indagine condotta dal sito Tech.eu, si legge che “il settore tecnologico del Sud Europa è sulla retta via per raggiungere la maturità e il riconoscimento di ecosistema delle start up di livello mondiale”.
Nello specifico caso italiano, il nostro Paese nel 2015 ha assistito a una netta crescita delle attività di investimento da parte dei venture capitalist: l’anno scorso le imprese hanno raccolto 2.8 milioni di euro, cioè il 92% in più rispetto all’anno precedente! Passo dopo passo dunque, quanto meno per l’Italia e per alcuni altri paesi del Mediterraneo ci sono buone speranze per riuscire ad avvicinarsi al gran bel lavoro che da sempre Svezia, Danimarca e paesi del Nord vari conducono sul fronte dell’innovazione.