Conto alla rovescia per Equitalia, l’ente di riscossione crediti che il presidente del Consiglio si è prefissato di voler abolire. A ribadirlo è stato lo stesso Matteo Renzi durante un’intervista concessa ai microfoni di Rtl 102.5: “Entro fine anno arriverà il decreto che cambierà il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini. Equitalia non ci sarà più. Ciò non vuol dire che non si pagheranno più le tasse, ma che si pagheranno in un modo completamente diverso”.
Nel raggio d’azione del governo ci sono però anche diversi interventi che mirano a riformare il fisco, a dare ulteriori aiuti alle famiglie a rendere un po’ tutto quanto il sistema-Italia più semplice di quanto non lo sia ora. Su questo fronte il presidente del Consiglio ha anticipato qualche misura che l’esecutivo potrebbe introdurre nella prossima legge di Stabilità: “L’obiettivo è ridurre le tasse, ma noi non facciamo annunci. Dobbiamo ridurre le tasse e farlo entro i limiti europei. E ricordo che se io non avessi insistito sulla flessibilità in Europa, avremmo dovuto pagare 50 miliardi di euro”.
Questa riduzione della pressione fiscale verrà finanziata anche e soprattutto coi proventi derivanti dal recupero dell’evasione fiscale, aspetto su cui Renzi si è detto particolarmente fiero di come il suo governo sta agendo: “Siamo medaglia d’oro nella caccia agli evasori. Poi bisogna semplificare, certo, perché non si possono mica fare delle trafile per pagare le tasse”.
Durante l’intervista a Rtl 102.5, il premier ha anche affrontato il duro scoglio della crisi delle banche italiane, affermando che i correntisti di Monte dei Paschi di Siena possono dormire sonni tranquilli: “Sì, dormano tranquilli – ha rassicurato Renzi – semmai è qualche banchiere di troppo che deve dormire un po’ meno tranquillo. Sia per questioni di responsabilità sia perché c’è qualche banca di troppo in giro”. E la crisi delle banche si lega inevitabilmente al caso Brexit, su cui Renzi è sembrato avere le idee piuttosto chiare: “E’ fondamentale che ci sia buon senso in Europa, dobbiamo portare maggiore umanità. E’ fondamentale che le banche tornino a fare credito alle piccole aziende e agli artigiani. Ci sono alcune realtà da rimettere in sesto nel credito europeo, e noi stiamo lavorando proprio in questa direzione”.