La Legge di Stabilità 2016 ha messo mano a non pochi aspetti del nostro vivere comune, tanto è vero che ancora oggi rimangono in piedi alcuni dubbi che l’Agenzia delle Entrate si è sentita di chiarire una volta per tutte. Con questa circolare, insomma, l’Ade ha voluto riproporre in chiave più semplicistica quello che il governo ha messo a punto con l’ultima manovra finanziaria: la circolare numero 20 del 18 maggio scorso fornisce quindi tutti i chiarimenti necessari sulle norme che hanno cambiato un po’ il funzionamento di alcune tasse come Irpef, Ires e Irap.
Data la complessità della materia trattata, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto opportuno dividere l’analisi in sei comodi capitoli. In particolar modo, i primi due capitoli riguardano le imposte sui redditi delle persone fisiche (capitolo 1) e le imposte sui redditi delle imprese (capitolo 2). I capitoli 3 e 4 affrontano invece altri tipi di tributi: il capitolo 3 chiarisce gli aspetti relativi all’imposta sul valore aggiunto, mentre nel capitolo 4 vengono affrontati aspetti per così dire “minori” della riforma fiscale come l’organizzazione ai fini Irap per i medici che hanno ratificato delle “convenzioni con le strutture ospedaliere”, o come la nuova deduzione pensata su misura dei lavoratori stagionali e così via.
C’è poi il capitolo 5 che si occupa di alcune agevolazioni fiscali ribattezzate come School Bonus e Art Bonus. Infine, il sesto capitolo affronta la disciplina delle sanzioni irrogabili ai CAF nel caso in cui questi si appongano visti di conformità infedeli.
Capitolo 1: esenzione Irpef “Erasmus +” – In questo primo capitolo l’Agenzia delle Entrate analizza le novità che riguardano le imposte sui redditi riguardanti le persone fisiche: nella prima parte viene fatta chiarezza in merito alla norma che introduce l’esenzione Irpef per le borse di studio ottenute dagli studenti delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica che prendono parte Erasmus+.
Capitolo 2: l’Ires – Come anticipato, il secondo capitolo tratta invece dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Sotto questo punto di vista si stabilisce che a partire dal periodo di imposta successivo al 31 dicembre 2016, l’aliquota Ires scenderà dall’attuale 27.5% al prossimo 24%. Tuttavia la Banca d’Italia e gli enti creditizi e finanziari vengono ritenuti fuori da questo cambiamento.
Capitolo 3: il reverse charge – Il capitolo 3 si occupa essenzialmente di reverse charge che viene esteso anche alle prestazioni che le imprese consorziate erogano a favore dei consorzi. I consorzi, essendo aggiudicatari di una commessa nei confronti di un ente della Pubblica Amministrazione, devono emettere fattura mediante il meccanismo dello split payment (altrimenti detto “scissione dei pagamenti”). La novità sta nel fatto che il legislatore ha voluto semplificare la riscossione del tributo prevedendo che i consorzi che lavorano principalmente con la PA non versino più in una costante situazione di IVA a credito.
Capitolo 4: agevolazioni sulla casa – La circolare dell’Agenzia delle Entrate conferma le agevolazioni per coloro i quali acquistano come prima casa un immobile a basso impatto energetico: la Legge di Stabilità 2016 prevede infatti che gli edifici che in seguito ad una ristrutturazione diventano di classe A o B, possano cumulare una riduzione dell’IVA fino al 50% del totale. Inoltre, la normativa apre anche le porte a un credito di imposta pari al 50% dell’IVA sul valore dell’immobile acquistato in classe A o B direttamente da una impresa di costruzioni. A partire da quest’anno, in sostanza, è diventato possibile anche cumulare queste due agevolazioni! Confermati inoltre gli Ecobonus, ossia il 65% di detrazione per chi compera, installa e mette in opera dei dispositivi elettronici volti al controllo da remoto degli impianti di riscaldamento.
Capitolo 4: i lavoratori stagionali – Confermata anche la deducibilità Irap del 70% per quel che riguarda i lavoratori stagionali regolarmente assunti mediante un contratto a tempo determinato. Per poter fare uso di questa agevolazione basta anche solo che il lavoratore sia impiegato per almeno 120 giorni nell’arco di due periodi di imposta successivi tra loro.
Capitolo 5: Art e School Bonus – Dopo l’Art Bonus, a partire da quest’anno è anche arrivato lo School Bonus. Di cosa si tratta? Molto semplicemente di un credito di imposta che va a beneficio di quanti decidono di effettuare delle donazioni libere alle scuole. In poche parole chi dona denaro a degli istituti di istruzione con lo scopo di realizzare nuove strutture o per aiutare lo Stato nella manutenzione di quelle esistenti, nel 2016 e 2017 ha diritto a un credito del 65% sulle donazioni effettuate, e ad una detrazione del 50% per donazioni fatte nel 2018. Lo School Bonus, fa tuttavia sapere l’Agenzia delle Entrate, non è cumulabile con altre agevolazioni a lui simili.
Capitolo 6: pensionati – Il sesto e ultimo capitolo guarda molto da vicino ai pensionati. Più in particolare, con questo ultimo punto l’Agenzia delle Entrate conferma l’ampliamento della no tax area per i pensionati meno abbienti, pensata dal governo con l’obiettivo di favorire i redditi più bassi.