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Carta d’identità elettronica, come averla e quanto costa

Con l’inizio del nuovo anno è stata ufficialmente introdotta la Carta d’Identità Elettronica (CIE) destinata a sostituire quella cartacea. La norma che introduce questa novità è stata inserita nell’ambito del decreto Enti Locali già pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi entrato in vigore. Sono molte le novità introdotte con la nuova card elettronica: dalla possibilità di dichiarare la volontà di donazione degli organi direttamente in sede di creazione della carta, fino all’inserimento delle impronte digitali e alla semplificazione delle modalità di richiesta. Vediamo perciò un po’ più approfonditamente in cosa consiste questa carta di identità elettronica, come ottenerla, quanto costa e per quanto rimane valida.

Come funziona la nuova carta d’identità elettronica?

La card elettronica di identità non è altro che una tessera di dimensioni simili a quelle di una normale carta di credito o della tessera sanitaria. Su questa carta vengono riportati i dati principali che permettono l’identificazione di un individuo, e proprio come accade con le carte di credito, anche la nuova carta d’identità elettronica è dotata di un chip magnetico. Come anticipato poc’anzi, a differenza del passato questa tessera introduce almeno due grandi novità: la dichiarazione di volontà di donazione degli organi da parte del titolare, e l’introduzione di uno spazio dedicato alle impronte digitali; inoltre la tessera in questione potrà essere utilizzata dai cittadini per accedere ai servizi online messi a disposizione della Pubblica Amministrazione, e proprio per questo in sede di rilascio della carta verrà anche fornito un codice Pin.

Come richiedere la carta d’identità elettronica

La carta di identità elettronica può essere richiesta seguendo le stesse identiche modalità previste per il rilascio della carta cartacea. Pertanto chi volesse avere la nuova tessera non deve far altro che rivolgersi al proprio Comune di residenza, recarsi all’ufficio Anagrafe e avanzare la richiesta di poter avere la nuova tessera (mostrando all’operatore un documento di riconoscimento valido). Ma c’è di più, perchè la carta di identità elettronica potrà essere richiesta anche online mediante un sito creato ad hoc per questo genere di esigenze: nel caso in cui il cittadino volesse seguire questa via, dovrebbe scannerizzare la propria foto in maniera tale che possa essere trasformata in formato digitale e attenersi alla compilazione dei campi proposti.

Per poter avere la nuova carta di identità elettronica è necessario esporre al Comune di residenza i seguenti documenti: una carta di identità scaduta o in prossimità di scadenza, la denuncia di furto o smarrimento della propria carta avanzata presso le Autorità competenti (naturalmente solo in caso di furto o smarrimento), un documento di riconoscimento valido e alternativo alla carta di identità quale può essere un passaporto, la patente o il libretto della pensione. Nel caso in cui la vecchia carta di identità dovesse essersi deteriorata, diverrebbe necessario presentare anche una dichiarazione sostitutiva di atto notorio 2015 e, per forza di cose, anche la carta di identità ritenuta deteriorata.

Una volta inviata la domanda, l’ente emittente avrà sei giorni di tempo per consegnare (anche a domicilio) la tessera in formato elettronico oltre, come già detto, al Pin e al Puk utili per l’accesso ai servizi online.

Carta d’identità elettronica: costo e validità

Il costo della carta di identità elettronica sarà più alto rispetto a quanto ci veniva richiesto per avere quella cartacea, tant’è che si parla di un prezzo che dovrebbe oscillare tra i 15 e i 20 euro ma che dovrebbe ridursi nel tempo non appena la card sarà sufficientemente estesa e “parte del sistema”. Per quel che concerne la validità, invece, le condizioni rimangono sostanzialmente immutate: la card elettronica avrà una validità di 10 anni che diventano 3 nel caso di minori di anni 3 e 5 per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni.

Quando entrerà in vigore la carta d’identità elettronica?

Quanto meno in una fase introduttiva, il progetto sarà supervisionato da una commissione interministeriale permanente di cui vi fanno parte rappresentanti del Viminale, della Pubblica Amministrazione, del Tesoro e dell’Agid. La sperimentazione della carta di identità elettronica partirà in via iniziale nell’ambito di quei Comuni che avevano fatto da “piloti” in passato: presso gli sportelli dei loro uffici Anagrafe sarà così possibile avanzare richiesta di una carta di identità elettronica nel caso in cui la vecchia dovesse essersi smarrita o dovesse risultare scaduta. Solo in un secondo momento (ancora da definire di preciso), la commissione interministeriale redigerà una roadmap per sostituire i documenti di identità cartacei nel nuovo formato, abilitando tutte le amministrazioni comunali d’Italia al loro rilascio.

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