- Lavoratori dipendenti: le novità post Legge di Stabilità 2016
- Lavoratori autonomi: le novità introdotte con la manovra 2016
La Legge di Stabilità 2016 appena approvata dal Consiglio dei Ministri e ora diretta al vaglio del Parlamento introduce non poche novità sia per quel che riguarda i lavoratori dipendenti sia per quanto attiene i lavoratori autonomi. Molta la carne che è stata messa al fuoco, per questo motivo diamo subito un’occhiata alle principali novità istituite!
Lavoratori dipendenti: le novità post Legge di Stabilità 2016
La principale novità per il lavoro dipendente riguarda la conferma dello sgravio fiscale anche per assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2016. Le condizioni rispetto al passato, però, cambieranno: l’importo dell’esonero contributivo è stato praticamente dimezzato scendendo da quota 8.060 euro annui ai prossimi 4 mila euro annui; inoltre il bonus occupazionale non avrà più una durata triennale limitandosi a una copertura biennale.
In parole povere, vuol dire che il datore di lavoro che nel 2016 assume un nuovo dipendente potrà continuare a non pagargli i contributi previdenziali di tasca sua solo fino al 2017 (contributi che naturalmente non finiranno nel dimenticatoio ma che saranno opportunamente posti a carico dello Stato).
Il Governo ha fatto sapere di aver confermato il piano sulla de-contribuzione per incentivare le assunzioni, ma ha tenuto a precisare che l’ammorbidimento di quote e tempistiche sia stato un passo forzato per far sì che il mercato del lavoro possa via via tornare su ritmi “di normalità”: gli sgravi concessi di recente sono riusciti a produrre molti posti di lavoro, ma si è trattata di una condizione messa a punto per far fronte a una grave crisi occupazionale, di una sorta di “misura estrema” varata per tentare di incoraggiare un mercato del lavoro che sarebbe altrimenti finito al collasso. Ma secondo il Governo occorre ora uscire da questo meccanismo di “mercato drogato” e lo si può fare, appunto, iniziando a ridurre gli incentivi sulle assunzioni.
Lavoratori autonomi: le novità introdotte con la manovra 2016
Se per i lavoratori dipendenti il succo della Legge di Stabilità 2016 è tutto racchiuso nel cambio di passo sugli sgravi fiscali, per quanto attiene il campo del lavoro autonomo sono invece diversi i punti posti all’ordine del giorno.
Blocco definitivo dell’aliquota INPS – La Legge di Stabilità ha bloccato al 27,72% l’aliquota previdenziale che grava sulla gestione separata INPS. Aliquota che sulla base delle disposizioni vigenti sarebbe dovuta aumentare e salire nel 2018 fino a quota 33,72%. Ma il Governo fa sapere di volersi impegnare per far sì che la percentuale si riduca al 24% proprio come per gli artigiani e i commercianti.
Proroga del regime dei minimi – A seconda del tipo di attività e del reddito dichiarato, oggi molti lavoratori autonomi pagano un’imposta sostitutiva del 15%. Con la Legge di Stabilità 2016 si mette mano ad alcune di queste condizioni, prevedendo ad esempio che i freelance possano beneficiare dell’aliquota ridotta al 5% fino a un tetto di 30 mila euro annui (anziché 15 mila euro, come da disposizione vigente). Inoltre è previsto che per chiunque avvii una nuova attività professionale, l’aliquota rimanga ferma al 5% per i primi 5 anni di attività ma sempre facendo riferimento a un tetto di guadagno non superiore ai 30 mila euro.
Malattia – Il lavoratore autonomo affetto da una patologia grave che gli impedisce di lavorare per più di 60 giorni, potrà finalmente sospendere il pagamento dei contributi per poi riprenderlo solo quando sarà tornato in salute. L’importo dei contributi sospesi potrà essere saldato in un arco di tempo che varia in relazione a quello in cui si è stati in malattia: la Legge prevede che il tempo di ravvedimento sia il triplo di quello della malattia, di conseguenza il lavoratore che si è fermato per 5 mesi potrà rimborsare la quota dei contributi non pagati in quei cinque mesi su un arco di tempo massimo da 15 mesi.
Maternità – Le lavoratrici autonome potranno continuare a lavorare anche nel bel mezzo dei cinque mesi di maternità obbligatoria e durante i tre mesi della maternità facoltativa. Molte professioniste erano finora costrette a rinunciare alla maternità pur di non perdere la possibilità di fatturare: questo impedimento è stato abolito.
Più formazione – Le spese sostenute per la formazione professionale (come convegni, master e corsi di aggiornamento) potranno essere dedotte fino al 100% anziché al 50% come prevedono le norme attuali.
Gare Pubbliche – I professionisti potranno avere libero accesso alle gare pubbliche. Pertanto le Pubbliche Amministrazioni non potranno impedire la partecipazione da parte di lavoratori autonomia alle varie gare d’appalto.
Smartworking – Dal momento in cui il lavoro da casa è una frontiera a cui sempre più aziende stanno ricorrendo, la Legge di Stabilità 2016 prevede che nel caso in cui al lavoratore sarà chiesto di svolgere a casa una parte o la totalità della sua prestazione, il suo lavoro dovrà essere coperto da un’assicurazione contro infortuni appositamente stipulata in accordo con l’Inail.