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Dis Coll 2015: guida alla Disoccupazione per Collaboratori

Nell’ambito di questo blog abbiamo più volte fatto luce in merito a quanto il Governo Renzi sta facendo per il riordino degli ammortizzatori sociali e dopo aver fornito un approfondimento relativo alla Naspi, ovvero alla nuova indennità di disoccupazione che riguarderà la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani, vediamo di fare chiarezza sul resto. Sì, perchè c’è un raggio di utenza che non viene coinvolto dalla Naspi e che, di conseguenza, ha altre forme di sostegno a cui poter puntare: è il caso dei collaboratori coordinati e dei collaboratori a progetto (rispettivamente Cococo e Cocopro) che si son ritrovati senza un posto di lavoro per cause indipendenti alla loro volontà.

Dis Coll 2015: chi sono i beneficiari (e gli esclusi)

Come già detto, questa forma di sostegno si ritiene valida per tutti coloro i quali abbiano sottoscritto un contratto di tipo Cococo o Cocopro e che al contempo siano regolarmente iscritti alla Gestione Separata INPS (con ovvia esclusione di pensionati, titolari di partita IVA e amministratori con incarichi pubblici). Dopodichè, stabilita la platea dei soggetti beneficiari, c’è anche da dire che per ricevere la Disoccupazione per Collaboratori occorre rispondere ai requisiti che seguono:

  • Essere in stato di disoccupazione.
  • Aver accumulato almeno tre mesi di contributi nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno precedente fino alla data di disoccupazione.
  • Avere accumulato almeno un mese di contribuzione nell’anno stesso in cui viene richiesta l’indennità o, eventualmente, avere ottenuto un contratto di collaborazione con una durata non inferiore ad un mese e con un reddito il cui importo sia equivalso alla metà della cifra che dà diritto al mese di contribuzione.

Proprio come nelle altre forme di ammortizzatori sociali che stanno prendendo forma con le attuali riforme, anche nel caso della Dis Coll, da parte del beneficiario c’è il vincolo di presentarsi a dei percorsi di riqualificazione professionale così come di mostrarsi disponibile alle iniziative di attivazione lavorativa proposte dai Centri per l’Impiego.

Dis Coll 2015: qual è la sua durata?

La durata della Disoccupazione per Collaboratori è molto semplice da stabilire: la sua validità ha luogo per un arco di tempo che coincide con la metà dei mesi di contribuzione accumulati dal 1° gennaio dell’anno precedente fino al momento in cui si è verificata la disoccupazione (tanto per intenderci, se una persona ha accumulato 18 mesi di contributi nell’ambito di questo periodo allora potrà contare su un sostegno da Dis Coll per un periodo né inferiore né superiore ai 9 mesi, salvo ovviamente il mutare delle condizioni lavorative). Per il calcolo della durata non si considerano però tutti quei periodi che hanno già dato luogo ad altre forme di sostegno al reddito.

Il trattamento della Dis Coll decade nel momento in cui c’è la perdita dello stato della disoccupazione, mancata partecipazione alle iniziative poste in essere dai Centri per l’Impiego, ottenimento di una nuova occupazione con un contratto di lavoro superiore ai 5 giorni, avvio di un’attività autonoma, raggiungimento dei requisiti che danno diritto alla pensione di vecchiaia, ottenimento di un assegno ordinario di invalidità.

Dis Coll 2015: a quanto ammonta l’indennità

La legge stabilisce che l’importo massimo della retribuzione sia di almeno 1.300 euro mensili con rivalutazioni aggiornate di anno in anno. Tuttavia, relativamente al caso specifico, la persona percepirà un importo che viene calcolato prendendo in riferimento il reddito imponibile relativo all’anno in cui si verificata la perdita del posto di lavoro e all’anno solare precedente; stabilito l’ammontare poi, per delineare l’effettivo importo dell’indennità occorrerà effettuare un calcolo che ha luogo secondo le condizioni che seguono.

Se la persona ha ottenuto un reddito pari o inferiore a 1.195 euro, allora la Dis Coll che le spetterà non coinciderà altro che con il 75% di tale somma; mentre invece nell’ipotesi in cui il soggetto interessato abbia percepito un reddito superiore alla fatidica soglia dei 1.195 euro, la sua Dis Coll coinciderà con il 75% di 1.195 euro e con l’aggiunta di un surplus del 25% calcolato sulla differenza che si ottiene sottraendo l’importo dei 1.195 euro al reddito mensile.

C’è però da dire che la Dis Coll tende a ridursi del 3% a partire dal quarto mese di fruizione. Il denaro derivante da Dis Coll è soggetto a tassazione ordinaria e quindi predisposto alle relative aliquote e alle normali detrazioni del caso (in questo senso sarà l’Inps stessa a comportarsi come sostituto di imposta).

Dis Coll 2015: presentazione della domanda

Per vedersi riconosciuto questo ammortizzatore sociale occorre naturalmente rispondere ai vari requisiti di cui sopra, ma è chiaro che ci sia altrettanto bisogno di presentare la relativa domanda. A questo proposito è stato fatto sapere che la richiesta è formulabile in due diverse modalità: fino all’11 Maggio i collaboratori devono avanzare la loro domanda in forma cartacea, direttamente agli sportelli dell’INPS o servendosi di un Patronato abilitato all’espletamento di questo genere di funzioni; mentre invece dall’11 Maggio in avanti la richiesta andrà presentata solo ed esclusivamente in via telematica tramite l’apposita area personale adibita nel sito dell’Inps.

Occhio però, perchè questa domanda va presentata entro 68 giorni dal momento in cui è terminato il contratto di collaborazione. La Dis Coll spetterà poi a partire dall’ottavo giorno se la domanda è stata a sua volta presentata entro otto giorni dalla perdita del lavoro; chi presenterà invece più in là la rispettiva richiesta, si vedrà riconosciuto il beneficio dell’indennità già a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

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