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Fisco: il 730 precompilato

Fisco: il 730 precompilato

Il passaggio alla dichiarazione dei redditi precompilata del 730 è prevista nel 2015, a seguito di quanto indicato nei decreti di semplificazione che sono stati già approvati dal governo.

Inizialmente la novità interesserà da vicino i lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati. In futuro è anche prevista l’estensione ad altre categorie di contribuenti.

Sarà prevista una prima fase sperimentale. L’Agenzia delle Entrate provvvederà ad inviare i modelli precompilati a tutti i contribuenti sulla base dei dati trasmessi dai sostituti d’imposta, dalle informazioni contenute in anagrafe tributaria  e da quelle di terze parte, come ad esempio banche ed assicurazioni.

Saranno pertanto modificate innanzitutto le scadenze. I sostituti d’imposta infatti dovranno inviare il Cud, all’Agenzia delle Entrate, entro il termine massimo del 7 marzo di ogni anno.

Inoltre dal 2016 le informazioni sulla base delle quali il Fisco compila le dichiarazioni, saranno anche integrate con tutti i dati risultanti dalla tessera sanitaria, per quanto concerne le spese mediche, che daranno luogo a detrazioni.

Il 730 precompilato sarà quindi inviato al contribuente online entro il 15 aprile. Ciascun contribuente potrà accettarlo oppure modificarlo direttamente on line, adoperando il sito internet dell’Agenzia delle Entrate, oppure attraverso il sostituto d’imposta, i Caf o i professionisti.

Sono previste delle apposite procedure di controllo. Se il contribuente accetterà il 730 e non apporterà alcuna modifica, l’Agenzia delle entrate non andrà ad effettuare alcuna verifica successiva.

Viceversa se saranno apportate delle modifiche che andranno a variare il reddito e di conseguenza anche l’ammontare della imposta dovuta, saranno eseguiti alcuni controlli.

Se la dichiarazione sarà modificata da CAF o da professionisti abilitati, tutte le eventuali richieste successive al controllo formale, saranno trasmese direttamente agli intermediari.

Questi ultimi, entro il 10 novembre dell’anno, dovranno inviare una dichiarazione di rettifica e pagare soltanto la sanzione, mentre invece le imposte e gli interessi saranno a carico dei contribuenti.

Ancora comunque su tale punto non è stata fatta piena chiarezza. Se ne saprà di più in merito attraverso un apposito decreto del ministero dell’Economia che sarà pubblicato entro il prossimo 30 novembre 2014.

Il Fisco, in previsione della nuova procedura, ha già previsto delle simulazioni. Nel 2015, l’Agenzia delle Entrate ha stimato che su 19 milioni 985mila modelli precompilati, il 28,3 per cento saranno da confermare oppure modificare, mentre il  restante 71,7 per cento dovranno essere integrati.

Nel 2016 invece il numero di dichiarazioni da confermare oppure modificare crescerà fino al 54,8 per cento, mentre quelle da integrare caleranno al 45,2 per cento.

Nel 2017 di modelli da integrare non ce ne saranno più.

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