Andiamo a scoprire quali sono i lavoratori che si possono iscrivere alla Gestione Separata INPS e la procedura da seguire.
Dal 1 gennaio 2014 l’iscrizione risulta essere obbligatoria soltanto per redditi imponibili superiori a 5.000 euro nell’anno solare.
La base imponibile è rappresentata dal compenso lordo, tolte le eventuali spese a carico del committente e che sono risultanti in fattura.
Oltre a tutti i collaboratori occasionali che superano la soglia dei 5.000 euro, sono obbligati all’iscrizione a tale fondo i seguenti lavoratori: i liberi professionisti senza cassa, tutti i venditori a domicilio con contratto autonomo, gli spedizionieri doganali non dipendenti, coloro che risultano impiegati in dottorati di ricerca, gli amministratori locali ed medici con contratto di formazione specialistica.
L’iscrizione all’INPS per i professionisti si effettua presso la stessa sede dell’istituto di previdenza situato nel territorio di residenza, mentre le altre categorie in precedenza citate presso l’istituto INPS dove si trova la sede amministrativa del committente (o committenti).
Per iscriversi alla Gestione Separata è necessario scaricare dal sito dell’INPS l’apposito modello e compilare il modello SC04, specificando tutti i dati anagrafici e la data di inizio dell’attività.
Il modulo di domanda può essere inviato tramite posta, consegnato personalmente presso gli sportelli competenti oppure inviato per via telematica.
Dal 1 gennaio 2014 sono stati fissati i massimali e minimali di reddito pari rispettivamente a 100.123 euro e 15.516 euro.
Per quanto riguarda le aliquote contributive per tutti gli iscritti alla Gestione Separata, per il 2014, per gli assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie o comunque titolari di pensione, risultano pari al 22 per cento.
Invece per coloro che non hanno alcuna tutela previdenziale obbligatoria, l’aliquota contributiva risulta essere pari al 27 per cento.
Infine per i non pensionati ed i non assicurati a qualsiasi altra forma previdenziale obbligatoria, l’aliquota risulta essere pari allo 0,72 per cento.
Per quanto concerne il versamento dei contributi, tocca al committente, essendo titolare del rapporto contributivo, il pagamento entro il 16 del mese seguente a quello in cui viene erogato il compenso, utilizzando il modello F24.
Con riferimento invece ai collaboratori occasionali, se la soglia di 5mila euro viene superata a seguito della compartecipazione di più compensi che vanno ad incidere nello stesso mese, ogni committente andrà a concorrere in misura proporzionale, per quanto concerne il versamento dei contributi, sulla base del rapporto fra il suo compenso ed il complessivo di quelli erogati nel mese.
Per maggiori informazioni al riguardo, consigliamo di visitare il sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale all’indirizzo web www.inps.it.