I Pronti Contro Termine sono una particolare tipologia di contratto tramite cui il cliente acquista da una Banca un determinato numero di titoli, quali ad esempio obbligazioni non convertibili, e l’istituto stesso si impegna al successivo riacquisto alla scadenza, solitamente non superiore all’anno, ad un prezzo generalmente più elevato.
Il rendimento per i sottoscrittori è quindi rappresentato dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di rivendita.
Si tratta di una tipologia di operazione su cui non viene permessa l’estinzione anticipata. Questo comporta che se il cliente deciderà di rivendere i titoli prima della scadenza, sarà costretto a pagare una penale, come risultante da contratto.
In quest’ultimo caso, alcuni istituti bancari possono prevedere il rimborso anticipato con spese pari a zero, ma al cliente non saranno corrisposti gli interessi maturati.
Pronti contro Termine: caratteristiche
Entrando nel dettaglio, i contratti Pronti contro Termine sono una serie di operazioni attraverso le quali il cliente acquista dei titoli che sono posseduti dalla banca, con l’impegno di restituirli alla scadenza prestabilita. Di solito si tratta di intervalli temporali compresi da un minimo di 2 ad un massimo di 12 mesi.
Il prezzo di vendita viene già deciso al momento della sottoscrizione del contratto, ed in questo modo risulta evidente che il rendimento per il cliente è già certo al momento della stipula.
In pratica si tratta di una operazione di finanziamento fatta alla banca dal cliente. A quest’ultimo viene riconosciuto un tasso di interesse fisso.
I contratti pronti contro termine si rivolgono a tutti quei risparmiatori che hanno a disposizione liquidità da impiegare a breve termine, e pertanto sono uno strumento molto utilizzato in alternativa ai più tradizionali Titoli di Stato, come ad esempio i classici BOT.
Sottoscrivere i contratti Pronti Contro Termine
Possono sottoscrivere i contratti Pronti contro termine diverse tipologie di soggetti, come ad esempio gli stessi risparmiatori che sono alla ricerca di un investimento a breve termine, oppure le imprese che puntano a compiere operazioni di smobilizzo del portafoglio titoli con l’obiettivo di ottenere dei prestiti.
Oltre alla due categorie indicate in precedenza, i contratti pronti contro termine vengono sottoscritti anche da diverse tipologie di intermediari finanziari e dalla stessa Banca d’Italia.
Come sottoscrivere i Pronti Contro Termine
Qualsiasi soggetto o risparmiatore che desidera eseguire operazioni di pronti contro termine deve essere titolare di un conto corrente bancario e provvedere inoltre ad aprire un conto deposito titoli.
Occorre sottolineare che quest’ultimo si traduce naturalmente in costi aggiuntivi per il risparmiatore, dati dall’imposta di bollo e da una serie di spese accessorie, da considerare perciò come ulteriori spese da detrarre dal rendimento offerto da questa interessante e sempre più diffusa tipologia di contratto.