Anche se in un periodo come questo, dove la disoccupazione giovanile viaggia su cifre record, parlare di stipendi alti può sembrare assurdo vale comunque la pena approfondire questo interessante studio del Global Cost of Talent Index 2013 dell’istituto Universum. In sostanza l’Istituto ha confrontato quelle che sono le aspettative di stipendio di oltre 400 mila studenti di oltre 20 paesi. Pur trattandosi solo di prospettive e non di stipendi reali è molto interessante analizzar ei risultati per capire quanto possa essere triste la situazione nel nostro paese dove gli studenti, dopo aver terminato studi, dottorati, master e quant’altro, si accontenterebbero di guadagnare meno della metà rispetto ai propri colleghi svizzeri o norvegesi.
Sul gradino più alto del podio troviamo gli studenti svizzeri che si aspettano, mediamente, di guadagnare circa 5000 euro lordi al mese (5134 per l’esattezza). E sembra anche un’aspettativa più che legittima visto che li la disoccupazione tra i 15 e i 24 anni è inferiore all’8% contro il 40 dell’Italia.
Al secondo posto troviamo i norvegesi con circa 4800 euro lordi al mese, seguiti al terzo posto dai colleghi danesi con 3800 euro. Tuttavia in Danimarca il costo della vita piuttosto alto ela tassazione tutt’altro che irrisoria ridimensiona tale cifra anche se resta molto più alta di quella italiana.
Già l’Italia, direte voi… dove siamo finiti in questa particolare classifica sulle aspettative di stipendio? Quanto si aspettano di guadagnare i giovani studenti italiani (posto che riescano a trovarlo un lavoro)?
L’Italia si piazza nella parte medio-bassa della classifica con un dislivello pazzesco rispetto alle prime della classe. Circa 1500 euro lordi al mese (che tradotti in soldini fanno circa 1000 euro al mese) sono i soldi che si aspetterebbe di guadagnare un giovane laureato.
In sostanza continuo a ribadire quanto già detto più volte in passato. Un paese che non offre un futuro alle nuove generazioni è un paese destinato al fallimento. Un paese dove la disoccupazione giovanile è del 40% non può avere nessuna speranza di far ripartire la propria economia. Non a caso un numero sempre maggiore di giovani sceglie di andare a studiare e lavorare all’estero. E, purtroppo, i primi ad andarsene via sono i migliori quelli che qui non hanno trovato spazio e hanno scelto di essere valorizzati e apprezzati in un paese più furbo del nostro.