Il settore dell’arredo casa non sta attraversando quello che si potrebbe dire un ottimo momento. Tuttavia, in attesa che il settore si riprenda, è interessante analizzare uno studio realizzato dal portale facile.it che mette in evidenza come sempre più italiani scelgano di dilazionare questa tipologia di spesa. Non stupisce, quindi, che ben il 6,7% del totale delle domande di prestiti ricevute riguardino proprio il settore dell’arredamento. Secondo il Responsabile Business Unit Prestiti Lorenzo Bacca sarebbe la possibilità di detrarre in dichiarazione dei redditi le spese relative all’acquisto di arredo (per tutti quegli immobili che sono in fase di ristrutturazione) a dare stimolo agli acquisti.
Acquisti che si traducono, automaticamente, in finanziamenti. Questo perchè difficilmente si riesce ad affrontare una spesa importante come l’acquisto di mobilia (o come, ad esempio, l’acquisto di un veicolo nuovo o usato) in contanti e si preferisce ricorrere ad un prestito.
Non a caso banche e finanziarie possono vantare tra la vasta gamma di prodotti anche dei finanziamenti appositamente studiati per chi deve rinnovare l’arredo della propria abitazione o del proprio ufficio. Si tratta di prestiti finalizzati il cui unico utilizzo è quello di rateizzare l’acquisto di mobili e arredo casa in genere.
Tornando allo studio, è interessante sapere che la domanda media per questa tipologia di prestito è di circa 8400 euro. Ancor più interessante è sapere che si cerca di restituire questa cifra in un lasso di tempo piuttosto lungo, ossia mediamente 59 mesi. Tra le regioni che possono vantare un numero maggiore di prestiti per l’arredamento segnaliamo, a sorpresa, 2 regioni del sud: la Calabria, dove questi finanziamenti incidono per il 9,3% sul totale, e la Campania, dove incidono per l’8,9%.
Le regioni in cui si chiede un importo maggiore sono, invece, il Veneto, il Lazio e la Sardegna, dove si chiedono, rispettivamente, 9600, 9200 e 9100 euro.
Un altro dato interessante che si può estrapolare da questo report è l’età media dei richiedenti che si attesta sui 41 anni. dato interessante perchè risulta essere leggermente più bassa rispetto alle richieste standard di credito segno che, spesso, chi richiede questi finanziamenti lo fa per arredare la prima casa.
Altro dato che si distingue dal normale contesto del credito è la percentuale di richieste effettuate da parte di donne che è decisamente più alta quando si parla di arredo casa: in questo caso, infatti circa il 33% del totale delle richieste sono effettuate da donne contro una media del 25%.
Per quanto riguarda la professione svolta dai richiedenti è bene sapere che il 60% circa delle domande sono presentate da dipedenti privati, il 13 dai lavoratori autonomi e ben il 9% da pensionati. Mediamente i richiedenti dichiarano un reddito di 1500 euro mensili.
Conclusioni
Analizzando i dati di questo report possiamo evincere che la possibilità di detrarre le spese relative all’arredamento in fase di ristrutturazione hanno dato un piccolo stimolo a questo settore. Tuttavia, trattandosi di cifre non indifferenti si cerca, dove possibile, di ricorrere ad un finanziamento scegliendo nell’ampia gamma messa a disposizione da banche e finanziarie.
I richiedenti sono per lo più appartenenti ad un ceto reddituale medio/basso (visto che al momento della richiesta si dichiara un reddito medio di 1500 euro e che ben il 43% delle richieste sono effettuate da operai) con una percentuale non indifferente di donne.
Articolo realizzato in collaborazione con Zona Prestiti , portale specializzato nel settore dei prestiti personali.