Il mattone nel Bel Paese ha un appeal sempre più forte, a detta dei compratori stranieri, per i quali acquistare casa in Italia è divenuta un’azione irrinunciabile. A fare da contrappeso a questa tendenza positiva ci sono gli investitori italiani, la cui percentuale attualmente è la più bassa degli ultimi anni.
Come dimostra un recente studio portato avanti dalla Real Capital Analytics Inc., il mercato del real estate ha beneficiato di un incremento del 79% di vendite di appartamenti e ville nel nostro Paese, tutte concluse da clienti stranieri.
Questa tendenza potrebbe essere un chiaro segno della tanto attesa ripresa economica dopo gli anni bui della crisi economica, che ancora attanaglia l’intero continente.
Dall’inizio di quest’anno le transazioni internazionali destinate al mercato immobiliare nostrano sono cresciute vertiginosamente, raggiungendo la cifra eccezionale di 2,75 miliardi di lire; va segnalato che non si registrava un volume di capitali di questa portata dal 2007, anno precedente all’inizio della crisi.
Chi compra casa in Italia?
Un altro aspetto interessante della vicenda, è la provenienza dei capitali che stanno donando nuova vita al settore immobiliare italiano: a comprare appartamenti, case, ville e palazzi, infatti, sono investitori che, prima della crisi, non mostravano un grande interesse nei confronti dell’Italia.
Accanto ai piccoli e grandi risparmiatori, agli imprenditori di successo e ai cittadini della cosiddetta “classe media” desiderosi di investire i propri risparmi in una casa nel Bel Paese, vi sono grandi aziende internazionali che hanno scoperto da poco l’appetibilità del mattone italiano e si propongo per l’acquisto di immobili e appartamenti di lusso in Italia.
Tra questi vi è il colosso della finanza Morgan Stanley, che nell’ultimo periodo ha firmato accordi per l’importo straordinario di 635 milioni di euro, investendo soprattutto in centri commerciali e parchi commerciali all’aperto.
Un’altra multinazionale che ha recentemente messo radici in Italia è Alliantz Real Estate, con l’acquisto di due edifici a maggio (uno a Roma e uno a Milano) per un valore complessivo di 90 milioni di euro. Ai due palazzi, acquistati per alloggiare gli uffici dell’azienda, è seguita poi la stipulazione di nuovi accordi, per l’investimento di ulteriori 500 milioni di lire in immobili italiani.
New entry nel mercato immobiliare di casa nostra anche la Qatar Holding LLC, che ha fatto ufficialmente il suo ingresso in uno dei progetti di riqualificazione urbana più ambiziosi d’Europa, dedicato alla zona Porta Nuova di Milano. Il piano totale d’investimento ha un valore di 40 miliardi di euro, e la società araba ha acquistato una quota del pacchetto pari al 40% del totale.
Perché oggi s’investe in Italia?
Realtà come quelle sopraelencate, prima della crisi preferivano investire nei cosiddetti “paradisi immobiliari”, come Svezia, Regno Unito, Germania e Francia.
Oggi però la situazione è notevolmente mutata e il cambiamento è stato generato soprattutto dall’andamento dei prezzi del mercato: in questi Paesi, in particolar modo nelle “capitali d’Europa” a Londra e Parigi, i prezzi delle case sono aumentati notevolmente, tornando ai valori pre-crisi.
Questa tendenza non si è ancora verificata in Italia, il cui mercato immobiliare è ancora molto sofferente e i prezzi degli appartamenti sono ai minimi storici. Lo stesso fenomeno sta investendo gli altri Paesi europei maggiormente colpiti dalla crisi economica, come Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda.