La Volkswagen ha annunciato, lo scorso venerdì, che investirà ben 50 miliardi di euro nei prossimi anni per accellerare il proprio piano di espansione a livello mondiale. Ovviamente l’obiettivo della casa automobilistica tedesca è molto semplice: staccarsi, quanto più possibile, dall’Europa in crisi e incrementare le vendite nel mercato cinese e nord americano. Solo in questo modo la Volkswagen avrà una chanche di detronizzare la Toyota del titolo di più grande produttore al mondo di auto. Insomma la Volkswagen, sulla scia di quanto già deciso da Bmw e Mercedes, farà di tutto per incrementare le vendite al di fuori dell’Unione Europea dove, a dir la verità, di auto se ne vendono poche o niente.
Il piano di espansione della casa tedesca prevede la spesa quasi 25 miliardi di euro per l’ammodernamento e l’espansione delle vendite dei modelli dei 12 marchi distribuiti dalla Volkswagen che vanno da Audi a Porsche, passando per Skoda e Seat. Ad esempio, 14,5 miliardi di euro sono stati destinati ad investimenti strutturali in Messico dove verranno prodotte e assemblate le audi da destinarsi al mercato Americano.
Martin Winterkorn, che per chi non lo conoscesse è l’amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato che “Nonostante la difficile congiuntura economica, stiamo investendo più che mai per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine“.
Non a caso questa mossa arriva in un momento molto particolare ed è in forte contro tendenza rispetto a quanto deciso da aziende come PSA Peugeot Citroën o la nostra Fiat SpA, che sembrano aver messo da parte qualsiasi investimento di medio e lungo termine dopo il crollo delle vendite in Europa.
Ma come se non bastasse oltre ai 50 miliardi di euro che la Volkswagen investirà c’è da considerare anche i forti investimenti delle sue joint ventures cinesi che, sembra, investiranno un supplemento di 9,8 miliardi di euro nella realizzazione di nuovi impianti e modelli fino al 2015.
A questo punto la Volkswagen non solo potrebbe sopportare meglio la crisi ma, anche, acquisire un vantaggio tale che difficilmente le sue rivali riusciranno a colmare anche qualora dovesse ripartire il mercato dell’auto.
Ma, ovviamente, non sono tutte rose e fiori. I rischi, per la Volkswagen, ci sono eccome visto che gran parte del piano di sviluppo si concentra in Cina e nell’america del nord, 2 mercati che potrebbero risentire della crisi globale e, nel giro di poco tempo tornare a crescere meno del previsto. In particolare la Cina ha dato già più di un segno di rallentamento della sua straordinaria crescita e gli Stati Uniti soffrono di un’economia in bilico tra la crescita e la recessione.
Insomma solo il tempo ci dirà chi ha ragione ma, al momento, le case automobilistiche tedesche (dati di bilancio alla mano) sono tra le poche che possono permettersi di dare vita ad un piano di espansione tanto ambizioso.