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Come inventarsi un lavoro quando non c’è

Il problema italiano, ma più in generale europeo, è quello della mancanza di lavoro specialmente tra i più giovani dove la disoccupazione ha raggiunto il 36%. Se fino a qualche anno fa ci si lamentava perchè il lavoro che veniva offerto ai ragazzi era precario ora il problema è che non c’è più nemmeno quello. E cosa si può fare quando il lavoro non c’è? Bisogna inventarselo cercando delle soluzioni alternative al classico posto da dipendente che, ormai, è diventato una vera e propria rarità. Ovviamente detto così sembrerebbe un gioco da ragazzi ma la realtà è tutt’altra cosa. Inventarsi un lavoro in questo contesto economico è estremamente difficile ma in alcuni casi rappresenta l’unica soluzione per aver eun entrata che permetta il proprio sussestamento.

Ovviamente il campo che offre le maggiori possibilità creative è quello relativo al web dove, ancora oggi, molti settori sono totalmente inesplorati. Tuttavia spesso internet rappresenta solo uno strumento, un mezzo per raggiungere e soddisfare le esigenze di altre persone. Perchè proprio da questo si deve partire per riuscere nella difficile impresa: trovare una necessità, un’esigenza delle persone che è ancora insoddisfatta e organizzarsi al meglio per offrire un servizio adeguato.

Per aiutare tutti i giovani (e non giovani) che vogliono cimentarsi in questa difficile impresa abbiamo elaborato alcuni consigli che potrebbero essere molto utili:

1) Risolvere un’esigenza: bisogna partire da qui se ci si vuole inventare un lavoro da zero. Oggi, infatti, la vera chiave per avere successo è quello di risolvere le esigenze delle persone. Per far capire meglio questo concetto possiamo portare l’esempio di un piccolo alimentari di un quartiere di periferia della città di Roma (di cui non faremo il nome per ovvi motivi di privacy). Questo alimentari è l’unico sopravvissuto nella zona, invasa ormai da grandi supermercati. Come ha fatto? Semplice… accetta ordini telefonici e consegna la spesa a casa (senza sovrapprezzo) agli anziani della zona.

2) Puntare sulle proprie competenze: risolvere un’esigenza delle persone è il primo passo per inventarsi un lavoro da zero. Ma una volta individuate delle possibili aree dove puntare è bene scegliere la più adatta in base alle proprie competenze e alle proprie capacità. Il secondo passo, infatti, è capire e sfruttare quello che si è capaci a fare. Spesso, infatti, si tende a sottovalutare le proprie capacità: magari si conosce una lingua non molto diffusa, si è particolarmente bravi con i social network o, ancora, si è bravi in cucina… tutte qualità che possono tornare utili qualora si voglia inventare un lavoro ma di cui spesso ci si dimentica.

3) Non avere paura: un aspetto che accomuna molte persone è quello di aver paura di sbagliare o, peggio ancora, di apparire ridicoli. Al contrario bisogna partire dal presupposto che solo chi ha il coraggio di provare tutte le strade possibili rischia di sbagliare. Chi se ne sta a casa o al mare lamentandosi che il lavoro non c’è di sicuro non potrà mai sapere quello che c’è qui fuori ;) .

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