Come tutti ben sappiamo la Spagna ha subito un calo delle quotazioni del valore degli immobili negli ultimi anni. Il calo si è andato intensificando negli ultimi mesi con l’aggravarsi della crisi economica. Nel complesso si stima che i prezzi delle case siano scesi del 26% dal picco del 2007 ma con un andamento che segnala una brusca accellerazione del trend. Se la situazione non dovesse migliorare è prevedibile che il calo sia decisamente più corposo di quanto ci si possa immaginare. Ciò dipenderà da come verrà affrontata la questione della crisi delle banche perchè una parte rilevante degli immobili si trova proprio in mano agli istituti di credito in seguito ai pignoramenti dei clienti che sono risultati insoluti negli ultimi anni. Fino ad oggi le banche hanno deciso di non immettere gli immobili sul mercato per evitare un crollo delle quotazioni.
Ma cosa succederà quando saranno costrette a farlo? In sostanza fino ad oggi gli istituti di credito hanno evitato di mettere sul mercato tutti i beni immobili pignorati per evitare un tracollo stile Irlanda ma è evidente che in seguito agli aiuti finanziari richiesti prima o poi saranno costrette a disfarsene.
E proprio con l’Irlanda qualche analista comincia a riscontrare alcune similitudini ipotizzando che, se la crisi peggiorerà, i prezzi delle case in Spagna potrebbero scendere anche del 50%. Insomma chi volesse fare qualche affare (ad alto rischio) sul mercato immobiliare spagnolo potrebbe valutare un acquisto già a partire dal primo semestre del prossimo anno anche se molto dipenderà dallo sviluppo della crisi.
Ma se ciò dovesse verificarsi comporterebbe delle perdite enormi per gli istituti di credito che potrebbero rischiare il crack nonostante i 100 miliardi appena ottenuti in prestito.
Ma anche in questo caso c’è chi comincia a gettare le prime ombre. Alcuni economisti stimano che il finanziamento che verrà erogato alla Spagna sarà insufficiente a stabilizzare il settore creditizio perchè le banche potrebbero aver bisogno anche di oltre 400 miliardi di euro.
Una situazione difficilissima che l’Europa deve monitorare con attenzione perchè un eventuale default della Spagna non solo vorrebbe significare la fine dell’euro ma, anche e sopratutto, una crisi mondiale senza precedenti che rischia di compromettere la stabilità internazionale.
Molto, ovviamente, si deciderà già a partire da questo week end con le elezioni in Grecia i cui risultati continuano ad essere estremamente incerti visto che i sondaggi danno entrambi gli schieramenti sugli stessi valori.
Nel caso di una vittoria dei paesi antieuropeisti e di una conseguente uscita dall’euro della Grecia potrebbero aumentare le tensioni sulla Spagna e sull’Italia con la conseguenza di dare il colpo di grazia all’economia spagnola che sarebbe costretta a ricorrere a nuovi aiuti internazionali.