Dopo Mario Draghi, presidente della BCE che mercoledì ha ribadito di essere pronto a sostenere l’economia tagliando il costo del denaro e fornendo ulteriore liquidità alle banche, è la volta di Bernanke, presidente della Fed, che ha detto più o meno le stesse cose, ossia che è pronto ad intervenire con altre inizioni di liquidità o attraverso il riaquisto di bond. Ma oltre a queste parole, che sicuramente hanno deluso i mercati che si aspettavano fin da subito qualche intervento concreto, il presidente della Fed ha anche sottolineato che i rischi della crisi Europea potranno pesare in maniera molto marcata sull’economia USA. Parole, queste, che i mercati hanno inteso come un campanello di allarme tanto che Wall Street ha fatto immediatamente marcia indietro rimangiandosi i guadagni della giornata.
Insomma la situazione resta contrastata e ad “altissimo rischio” perchè i problemi di base, ossia la crisi finanziaria dei paesi dell’eurozona, restano ancora irrisolti. Anzi, a dirla tutta ci sono buone probabilità che la situzione degeneri visto e considerato che da un mese a questa parte è la Spagna a mettere paura. Non a caso Fitch ha deciso di abbassare il rating del paese di ben 3 gradini portandolo a BBB.
Il taglio di rating è dovuto ai probabili costi di ricapitalizzazione del settore bancario spagnolo, che secondo uno studio realizzato da Fitch costerà molto di più dei 40 miliardi di cui si è parlato in questi giorni. Secondo l’agenzia di rating il costo dovrebbe essere compreso tra i 60 e i 100 miliardi di euro (parliamo di qualcosa come il 6 – 9 % del Pil dell’intero paese) a cui vanno aggiunti altri 40-50 miliardi circa necessari a sostenere i conti delle regioni.
Una situzione tutt’altro che serena a cui bisogna aggiungere l’incognita Grecia che nei prossimi giorni dovrà sostenere le elezioni con cui si deciderà la permanenza o meno del paese all’interno dell’eurozona.
Riportiamo, per la cronaca, anche le parole di Jean Claude Juncker, presidente dell’eurogruppo secondo cui “La Spagna finora non ha avanzato alcuna richiesta di aiuto finanziario ma se ciò avverrà sarà evidentemente fatto” aggiungendo che “non è il momento di speculare sulle cifre relative salvataggio delle banche spagnole”.
Secondo noi, invece, parlare di cifre è fondamentale, dal momento che un eventuale salvataggio delle banche spagnole verrebbe sostenuto da tutti i cittadini europei.