Buona giornata, quella di ieri, sui listini finanziari con Piazza Affari che ha chiuso con un significativo +3,68% a 14.942 punti. Bene i bancari che fanno registrare un rialzo molto interessante visto che gran parte dei titoli hanno chiuso con un rialzo superiore al 7%, tra cui segnialiamo Intesa Sanpalo (+8,07%) e il Banco Popolare (+9,34%). Il rialzo è partito questa mattina con l’esito dell’asta dei titoli di stato spagnoli che ha fatto registrare il tutto esaurito. Tuttavia, ancora una volta, abbiamo assistito ad un forte rialzo dei tassi di interesse. Per i titoli con scadenza 12 mesi i tassi sono saliti al 2,623% dall’1,418% rispetto all’asta del 20 marzo, mentre il rendimento dei titoli con scadenza 18 mesi è passato al 3,110% dall’1,711%.Bene lo spread che scende a 373 (414 per la Spagna) anche se il livello resta quello di massima allerta.
A questo punto quello che in molti si domandano è: si tratta di un rialzo effimero oppure si è nuovamente invertito il trend? Ovviamente dare una risposta a questa domanda è estremamente difficile perchè i mercati ci hanno abituati, in questi ultimi 4 anni, a delle continue sorprese. Tuttavia facendo una breve analisi di fondo è possibile quello che potrebbe essere il trend di fondo sul brevissimo e sul medio periodo.
Previsione andamento mercato brevissimo periodo (settimanale)
La visione di brevissimo periodo è, sicuramente, rialzista. Non bisogna dimenticare che giovedì la Spagna affronterà l’impegnativa asta dei titoli a lunga scadenza e, qualora la richiesta dovesse mantenersi alta, c’è da scommettere che i mercati reagiranno in maniera estremamente positiva. Nonostante questo i tassi di interesse dovrebbe continuare a crescere cosa che avrebbe impatti non positivi sul lungo periodo.
Insomma questa settimana si potrebbe assistere a qualche altro rialzo sulla scia di un eventuale assestamento al ribasso dello spread spagnolo (cosa che avrebbe ripercussioni positive anche su quello italiano e su quello francese).
Previsione andamento mercato medio periodo
La nostra visione di fondo, però, resta negativa. Al momento, infatti, non riusciamo a individuare motivi di ottimismo visto che i problemi che hanno causato i ribassi delle ultime settimane non sono stati ancora risolti. La Spagna, al di la dell’esito positivo dell’asta di ieri, rischia davvero molto grosso tanto che molti analisti sono pronti a scommettere che il paese sarà costretto a chiedere aiuti finanziari entro la fine dell’anno.
La crisi spagnola potrebbe avere delle pesantissime ricadute anche sull’Italia, paese con un’economia ormai in forte recessione, e sulla Francia che comincia a mostrare i primi segni di scricchiolamento, complice anche la diminuzione delle esportazioni e la crescente disoccupazione.
Ma anche al di fuori dell’Europa i segnali che arrivano sono tutt’altro che incoraggianti. La Cina ha rivisto nuovamente al ribasso le stime sulla propria crescita per l’anno in corso e dagli Stati Uniti continuano ad arrivare dati macro altalenanti come quello relativo alla produzione industriale a Marzo che ha segnato una brutta battuta d’arresto.