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Imu: detrazioni per terreni e case agricole

Il governo ha accettato alcuni emendamenti al decreto sulle semplificazioni fiscali tra cui quelli relativi all’IMU agricola, introducendo delle importanti detrazioni che renderanno meno pesante l’onere su alcune tipologie particolari di immobili. Ovviamente il voto è previsto per lunedì ma non ci dovrebbero essere problemi e, se tutto rientrerà nei piani del governo, il decreto dovrebbe essere effettivo entro la Pasqua. Le novità più interessanti, come abbiamo detto, sono quelle relative all’Imposta Municipalizzata Unica, la nuova tassa voluta dal governo e tanto discussa perchè, di fatto, reintroduce la tassazione sulle prime case. Le detrazioni che verranno introdotte con gli emendamenti riguarderanno l’IMU agricola e i fabbricati storici che potranno, così avere una tassazione agevolata sulla base di riduzioni fiscali che arriveranno fino al 50%.

Tra le altre cose ci sarà l’esenzione per gli immobili delle amministrazioni comunali e per le case popolari, così come per i fabbricati rurali siti nei comuni di montagna oltre i 1000 metri di altitudine. Per quanto riguarda gli immobili degli imprenditori agricoli professionali sarà ripristinato l’abbattimento al 25% della base imponibile.
Agevolazioni anche per gli immobili storici e per i fabbricati dichiarati inagibili che vedranno ridurre la base imponibile del 50%. Riduzione che, nel caso degli edifici storici, viene meno qualora producano un reddito (quindi dimore storiche affittate o, comunque, in grado di produrre qualsiasi tipologia di entrata). Si tratta di vantaggi fiscali particolarmente importanti volti a rendere meno pesante l’onere nei confronti dei proprietari di queste categorie di immobili.

Ora non resta che aspettare il ritorno di Monti dal tour orientale che lo ha portato a visitare le principali potenze economiche dell’asia con lo scopo di riaccendere l’interesse e raccogliere investimenti nel nostro paese. La ritrovata compattezza della maggioranza politica che appoggia il governo tecnico dovrebbe consentire una veloce approvazione del decreto sulle semplificazioni fiscali.

Il premier Monti ha, anche, sottolineato che seppure la recessione dovesse durare per tutto il 2012 non ci sarà bisogno di un ulteriore manovra finanziaria in quanto quella fatta a dicembre è più che sufficiente a permettere di rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’Europa.

Il presidente del consiglio ha dichiarato che “I dati recessivi sono in sé sgradevoli, ma non dobbiamo attenderci che pongano in discussione la qualità delle scelte di politica economica fatte“.

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