Quando si parla di mutui per l’acquisto della casa bisogna capire che la scelta della giusta tipologia di finanziamento è fondamentale per rendere il meno pesante possibile una spesa così importante. Nell’attuale contesto economico, poi, la scelta si fa ancora più difficile per via della profonda incertezza su quale potrà essere l’andamento dei tassi di interesse nei prossimi anni. Noi abbiamo voluto provare a fare alcune simulazioni scoprendo che, spesso, le soluzioni più vantagiose sono quelle che in pochi conoscono. Le banche, che in questo periodo sono molto diffidenti nel concedere mutui a chi non è in grado di fornire delle solidissime garanzie reddituali, sono solite promuovere i prodotti a loro più congeniali senza fornire un’adeguata consulenza ai clienti. Proprio per questo è fondamentale avere le idee molto chiare circa le proprie esigenze e quello che offre il mercato così da non affidarsi cecamente ai consulenti degli istituti di credito.
Uno dei prodotti più interessanti, specialmente se consideriamo il particolare contesto economico, è il mutuo variabile con cap che, ormai, viene offerto da quasi tutte le banche. Spesso questo tipo di prodotto viene offerto ad un tasso leggermente più alto di un mutuo variabile puro ma garantisce maggiore sicurezza avendo un tetto massimo oltre cui l’interesse non può alzarsi.
Attualmente un mutuo a tasso fisso si può trovare ad un tasso tra il 6 e il 7%. Questo significa dover pagare, per un ipotetico mutuo di 150 mila euro a 30 anni, una rata tra i 900 e i 1000 euro al mese per l’intera durata del finanziamento.
Con lo stesso mutuo ma con il tasso variabile la situazione cambia di molto: la rata, infatti, scende a circa 700 euro (noi abbiamo rilevato rate che vanno dai 675 ai 738 euro) con un risparmio di oltre 200 euro al mese ed un tasso inferiore al 4% l’anno. Ma cosa succederebbe se l’economia dovesse riprendersi e i tassi di interesse dovessero cominciare il rialzo?
Proprio per questo è assolutamente d’obbligo prendere in considerazione anche il mutuo variabile con cap che, in questo periodo, si può sottoscrivere intorno al 4,50-4,70% con un cap intorno al 6-6,5%. Questo significa che finchè i tassi rimarranno sui valori attuali si potrà godere di una rata molto simile ad un variabile puro (tornando all’esempio di cui parlavamo sopra la rata sarebbe intorno ai 750 euro) ma con la garanzia che se anche i tassi dovessero rialzarsi oltre misura si avrebbe la garanzia di non superare il valore del cap, ossia più o meno lo stesso tasso di interesse del fisso.
In conslusione possiamo affermare che è molto importante non farsi abbindolare dal fascino della rata più bassa a tutti i costi. Con i tassi di riferimento ai minimi storici è molto probabile che, qualora l’economia dovesse migliorare, si dia inizio ad un graduale aumento che potrebbe far lievitare, e di molto, le attuali rate dei mutui a tasso variabile. A nostro avviso, quindi, il variabile con cap rappresenta uno dei finanziamenti per la casa che meglio di ogni altro riesce a combinare il risparmio con la sicurezza di lungo periodo.
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