Brutte notizie per chi sperava di investire nell’energia rinnovabile. Stando alle indiscrezioni di questi ultimi giorni il governo starebbe lavorando al Quinto Conto Energia (che andrà a sostituire il quarto conto energia) all’interno del quale gli incentivi dovrebbero essere dimezzati rispetto a quelli precedenti. Nonostante il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, abbia dichiarato che “quello che ci interessa è l’effetto di volano sull’economia che queste nuove filiere possono avere” è altrettanto vero che il forte ritardo con cui verranno approvati i provvedimenti in materia non farebbe sperare a nulla di buono. In sostanza si dovrebbe passare dall’attuale stanziamento di 810 milioni di euro a circa 500 milioni l’anno che verranno impegnati fino alla fine del 2014. Una riduzione del 40% degli stanziamenti che rischiano di impattare fortemente sul settore.
Non a caso le associazioni di settore, tra cui l’Anev e la Federpern, chiedono di velocizzare lo sviluppo dei provvedimenti per fare chiarezza sulla direzione che il governo intende prendere mentre Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power, ha sottolineato come “In Italia dal 2013 in avanti c’è poca chiarezza sulla remuneratività degli impianti, speriamo che i decreti attuativi usciranno a settimane“.
L’ipotesi più probabile è quella che il governo stia faticando a trovare la copertura finanziaria per rinnovare gli incentivi attualmente in vigore e si proceda verso una riduzione privilegiando i progetti che prevedano la creazione di nuovi impianti attraverso il recupero di aree da risanare o per quelle soluzioni innovative volte a rendere gli impianti molto meno invasivi per il territorio.
Tuttavia è fondamentale che il nostro paese continui a investire in uno dei settori chiave per lo sviluppo futuro dell’economia mondiale rafforzando la quantità di energia derivata dalle fonti rinnovabili. Non a caso, secondo il rapporto di Clean Edge Clean Energy Trends 2012, gli investimenti mondiali nella produzione di energia da rinnovabili sono aumentati del 31% solo lo scorso anno.
In un’intervista rilasciata al Wall Street Journal Bill Gates ha parlato anche di ambiente ribadendo come sia indispensabile continuare a investire in energia rinnovabile ma che questo, da solo non basti. E’ necessario investire anche nel trovare soluzioni che riducano l’impatto ambientale dell’estrazione e dello stoccaggio del gas naturale, un elemento che è presente in abbondanza sulla terra e che permette di produrre energia pulita.
Secondo Bill Gates, in qualità di presidente della sua Fondazione che si occupa di salute e sviluppo, non è possibile pensare ad uno sviluppo sostenibile dell’economia senza puntare i propri sforzi verso la riduzione dei consumi di carburanti fossili.
Ora se le notizie trapelate in questi giorni verranno confermate i nuovi incentivi che il governo ha intenzione di produrre sarebbero assolutamente insufficienti. Non a caso sembra che le banche abbiano sospeso i finanziamenti relativi alla realizzazione di impianti fotovoltaici per aziende e privati mettendo in seria difficoltà le imprese del settore che hanno visto calare drasticamente gli ordinativi. Una situazione davvero molto complessa che il governo Monti deve chiarire quanto prima.
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