La settimana appena passata è stata davvero molto difficile per le borse europee che hanno dovuto affrontare il rischio del default della Grecia (evitato in extremis grazie alle adesioni allo swap che darà il via libera agli aiuti da 130 miliardi di euro) e una serie negativa di dati dell’economia reale del vecchio continente. D’altronde si sapeva, Grecia a parte l’economia Europea sta male ma, sopratutto, sembra star male l’economia italiana come testimonia il dato reso noto venerdì relativo alla produzione industriale che, a gennaio, è calata del 2,5% contro ogni previsione. Si tratta, infatti, del ribasso più pesante dal dicembre del 2009. Un dato che testimonia come la crisi, almeno nel nostro paese, sia assolutamente lontana dall’essere risolta e che il lavoro del governo tecnico non è che all’inizio del lungo percorso che lo attende.
Tutto ciò, ovviamente, non poteva non ripercuotersi sulle borse che hanno fatto registrare una settimana dove la volatilità l’ha fatta da padrona. Tra i vari titoli merita un capitolo apparte Enel che, come dimostra il grafico qui sotto, ha toccato i valori minimi degli ultimi 10 anni. Il colosso energetico, infatti, ha chiuso il 2011 con un risultato netto in calo del 5,5% sul 2010 (-7% di utile netto) annunciando un corposo taglio ai dividendi che dovrebbe essere dell’ordine del 40-60%.
Inoltre sembra non convincere il piano industriale 2012 – 2016 presentato dai vertici dell’azienda tanto che gli analisti di Equitalia hanno liquidato come estremamente negativo.
Stessa sorte tocca ad A2a dopo aver dichiarato che nel 2012 non verranno distribuiti dividendi aggiungendo che saranno in dubbio anche per i prossimi 2 o 3 anni a seconda dell’andamento della crisi e dei conti dell’azienda. Anche per a2a, quindi, si sono toccate le quotazioni minime da 10 anni a questa parte.
Nel complesso possiamo dire che l’indice FTSEMIB ha chiuso una settimana tra alti e bassi dove a ballare sono stati sopratutto i bancari che nella giornata di martedì hanno scontato duramente il fattore Grecia con ribassi anche oltre il 3%.
Nella giornata di oggi verranno rilasciati diversi dati macro di notevole importanza tra cui segnaliamo:
– Pil destagionalizzato e corrette (Italia) – ore 10
– Riunione dell’Eurogruppo – ore 17
– Deficit pubblico (USA) – ore 19
– Emissione titoli a 3 anni per 32 miliardi di dollari (USA) – ore 19
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